REDAZIONE MILANO

Al Policlinico di Milano. Nata con tumore di 6 etti. Doppio intervento record

Anna aveva un teratoma sacro-coccigeo, una rara neoplasia benigna dei feti. Operata nella pancia della mamma e di nuovo dopo la nascita (a 7 mesi). "Con lei sarà un lungo fidanzamento, ma finalmente può tornare a casa".

Fondamentali per Anna anche le cure nella Terapia intensiva neonatale.

Fondamentali per Anna anche le cure nella Terapia intensiva neonatale.

Quando Anna è nata di sette mesi alla Mangiagalli pesava un chilo e 600 grammi, e i sei etti erano il peso di un tumore per il quale è stata operata già due volte, la prima mentre era dentro la pancia della mamma. Ma l’hanno avuta vinta Anna (nome ovviamente di fantasia), i suoi genitori e i medici della clinica materno-infantile del Policlinico di Milano, dal quale arriva il racconto di questa storia che è approdata al ritorno a casa della famiglia, in una provincia del Nord-Est. E anche se la bimba dovrà sottoporsi a controlli serrati per molti anni ancora, il suo futuro è assai diverso da quello che s’intravvedeva quando, alla sedicesima settimana di gravidanza, un’ecografia ha svelato una grande massa cellulare anomala.

Era un "teratoma sacro-coccigeo": un tumore raro (colpisce un feto ogni 35 mila) che si sviluppa alla base del coccige (l’ultimo osso in basso della colonna vertebrale) durante la gravidanza. Le cause sono sconosciute, nella maggior parte dei casi ha natura benigna ma ha una caratteristica pericolosa: cresce velocemente e se diventa troppo grande, rispetto alle dimensioni del bambino, rischia di compromettere la funzionalità degli organi in fase di sviluppo e affaticarne il cuore. Al quarto mese di gravidanza, spiegano dalla Ca’ Granda, i genitori di Anna si sono trovati di fronte al rischio concreto di dover rinunciare a lei. Fortunatamente, oggi la diagnostica prenatale permette di individuare precocemente l’aumento anomalo di cellule nei tessuti. Mamma e papà sono stati subito indirizzati alla Mangiagalli, che è un punto di riferimento per le gravidanze difficili e anche per il trattamento di questa neoplasia che impone d’ingaggiare, col tumore, una lotta contro il tempo.

Anna è stata operata nell’utero della sua mamma, alla 26 esima settimana, dal team della Chirurgia fetale del Centro di riferimento per la chirurgia perinatale guidato dal professor Ernesto Leva, che dirige anche il dipartimento Materno-infantile del Policlinico: con una tecnologia laser, i chirurghi hanno “spento“ alcuni vasi sanguigni che alimentavano il tumore, permettendo alla bimba di crescere altre due settimane nella pancia della mamma. Alla 28 esima settimana, tuttavia, l’aumento della massa tumorale ha imposto di farla nascere con un cesareo d’urgenza. La bimba è stata presa in cura dalla Terapia intensiva neonatale diretta da Monica Fumagalli, che l’ha stabilizzata mentre radiologi, cardiologi e anestesisti pediatrici studiavano l’intervento per rimuovere il teratoma. Che è durato due ore ed è "perfettamente riuscito", spiegano dal Policlinico, senza che Anna abbia riportato danni agli organi.

"Era una situazione unica per la sua complessità - spiega il professor Leva -. Abbiamo giocato tutte le carte di cui la medicina dispone. Le risposte della piccola all’evolversi della patologia e la fiducia della famiglia, nella vita e nelle nostre possibilità, ci hanno permesso di muoverci attivando tutte le nostre risorse più qualificate. Il preciso trattamento fetale ha agevolato la chirurgia neonatale, che è stata possibile grazie alla collaborazione di tante specialità". Con Anna e la sua famiglia, continua il chirurgo, "è come se avessimo stretto un lungo fidanzamento: continueremo a vederla per molto tempo, la pubertà sarà un periodo sensibile ma noi saremo con lei e con i suoi genitori".

Il follow-up, aggiungono dal Policlinico, sarà "serrato" e coinvolgerà, oltre a "neonatologi, pediatri e chirurghi, molti altri professionisti", ma intanto "Anna ha superato anche le problematiche della prematurità - sottolinea Fumagalli, la direttrice della Tin –. Il momento del ritorno a casa tanto desiderato da tutta la famiglia è finalmente arrivato".

Gi.Bo.