
di Roberta Rampini
Il cammino è tracciato dalle piante e da pannelli esplicativi, con la classificazione filogenetica di ogni specie, origine, etimologia e significati nel corso del tempo. Ad ogni pianta è associato un autore o un artista, che nelle sue pagine, nei suoi versi poetici o nelle sue opere pittoriche ha incluso quella specie: al gelso il poeta Ovidio, che in un suo scritto narra di Tiramo e Tisbe, il cui amore si consuma appunto sotto un gelso.
"L’idea è di attraversare il giardino riflettendo sull’associazione pianta e opera d’arte", spiegano le professoresse Annalisa Moroni e Giuseppina Rognoni.
È il Parco letterario inaugurato ieri pomeriggio all’interno del liceo classico Rebora di Rho. Un polmone verde che circonda la scuola di via Papa Giovanni XXIII destinato a diventare un luogo di cultura per gli studenti e per la città. Un luogo che c’è sempre stato ma che ora assume un valore differente. "Nel 2015 abbiamo fatto il censimento, la classificazione e analisi delle specie arboree presenti in Villa Burba – spiegano – ci siamo appassionati a questa attività e, anche se nel cortile della nostra scuola non ci sono piante di pregio come quelle della Villa, abbiamo fatto lo stesso lavoro di censimento e classificazione, attraverso attività laboratoriali di ricerca in particolare con le classi prime. Studiare la nomenclatura in lingua latina è stato un modo per avvicinare gli studenti allo studio di questa materia in modo più semplice e immediato".
Ieri il taglio del nastro è stata l’occasione non solo per illustrare il progetto ma anche per dimostrare quello che sarà il parco letterario, un luogo dove fare cultura, leggere testi, ascoltare buona musica. Oltre alle piante già presenti nel cortile sono state piantumate un centinaio di nuove piantine, provenienti dal Vivaio Forestale Regionale.
"Dopo aver consultato un agronomo per conoscere a fondo la composizione del terreno, abbiamo deciso di creare nell’area tra via Beatrice d’Este e via Papa Giovanni XXIII un frutteto, a ricordo delle aree a coltivazione fruttifera, già attestate nei documenti antichi del territorio e ancora riscontrabili nelle denominazioni toponomastiche di Rho – aggiunge la preside Sara Olivari – in quest’area sarà realizzeta anche un’aula green, in legno, all’aperto, usata al mattino per le lezioni, a turno da tutte le classi, al pomeriggio aperta per accogliere altri eventi organizzati con l’associazione Reboriani, di ex alunni del liceo".