I nubifragi e la tromba d’aria di luglio devastarono parchi e giardini facendo strage di alberi, è l’ora delle “ri-piantumazioni”. I primi nuovi alberi arriveranno entro febbraio e la carta dei parchi e delle zone da “rinverdire” è già pronta. Ma l’operazione "nuovo verde" proseguirà, si spiega dagli uffici comunali, per molti mesi e interesserà via via numerose zone dell’abitato. A dare il via ai lavori è stata, nei giorni scorsi, una delibera della giunta comunale, che ha approvato il progetto esecutivo per i lavori di rinnovo e ri-piantumazione delle essenze arboree andate perdute nella tromba d’aria "riconoscendo al verde un ruolo fondamentale per la vivibilità e il benessere della città". Primo step, come si diceva, in febbraio, mese in cui saranno messi a dimora le prime 50 nuove piante, sia in alcuni spazi urbani che nelle aree verdi pubbliche e in alcuni parchi. "Il progetto - così una nota - , elaborato dall’ufficio comunale Manutenzioni e decoro urbano, rappresenta solo l’inizio di una programmazione di ri-piantumazione per il miglioramento complessivo del patrimonio arboreo cittadino che è stato pesantemente danneggiato dall’ondata di maltempo eccezionale dello scorso luglio. I fortissimi venti della scorsa estate, infatti, hanno determinato non solo il crollo immediato di numerosi alberi ma anche una sostanziale “compromissione statica” di molti altri imponendone, a tutela della pubblica incolumità, l’abbattimento successivo". Il piano di “ri-piantumazione” arriva a qualche mese dalla "strage" estiva e dopo una relazione di esperti, che ha guidato anche nella scelta delle essenze: saranno piantumati esemplari di cedro dell’Himalaya, acero, carpino, biancospino, faggio rosso, mirto crespo, ornello, platano, ciliegi da fiore, farnia, tiglio selvatico e tiglio nostrano, tutti selezionati a seguito di sopralluoghi nei parchi particolarmente falcidiati.
Investimento, in questa prima fase, circa 30mila euro. I parchi interessati al "rinfoltimento" sono quelli di Corte dei Lantieri e Ansa della Martesana, via Pastore, piazza Bach, via Lecco, via Toscana e via Umbria e Largo degli Alpini. Fra le aree verdi disastrate dal tornado anche il centralissimo parco Sola Cabiati, dove molti alberi erano stati sradicati dal vento e molti altri erano stati potati o abbattuti successivamente, nel corso di un lungo periodo di chiusura cautelativa.