ARIANNA
Cronaca

Alberi tagliati Per ora niente compensazione

Arianna

Azzellino*

È l’alba gelida del 2 gennaio 2020 e Milano è ancora in vacanza quando gli operai tornano al lavoro nel cantiere allestito sul parco di via Bassini, destinato ad ospitare il nuovo dipartimento di Chimica del Politecnico, una piccola isola verde di circa 5.000 mq in un quartiere che affoga nel cemento. Un cordone imponente di agenti di Polizia blinda gli ingressi del Politecnico e consente agli operai di procedere alla distruzione del parco. Agli infreddoliti e attoniti cittadini che per giorni hanno presidiato gli ingressi del cantiere a difesa del parco non rimane che urlare la propria disperazione. Oggi, a un anno da quella devastazione, ancora non esiste il Parco “sostitutivo” indicato a compensazione del Progetto del nuovo edificio e non se ne possono ancora definire neppure delle tempistiche approssimative a causa del vincolo presente sulle aree destinate ad ospitarlo, soggette a procedimento di bonifica nucleare per via di quanto rimane ancora in quel terreno, parte di un reattore nucleare sperimentale solo parzialmente smantellato. Nessuna altra proposta di compensazione è peraltro ancora stata avanzata neppure dalla commissione tecnica del Municipio che doveva proporre misure di compensazione aggiuntive da destinarsi al quartiere. Là dove una volta c’era il Parco Bassini adesso c’è un cantiere che procede a pieno ritmo, a ricordare a tutti l’arroganza di un’azione del tutto indifferente alle proteste della popolazione. Il cantiere è oggi lì a testimoniare un modo di governare il territorio, senza partecipazione delle scelte, che ormai dovrebbe essere ritenuto superato e che invece paradossalmente vede protagonista una città che si fregia di fare delle scelte “green”, una Regione che aveva promosso la sottoscrizione di un Protocollo Lombardo per lo sviluppo sostenibile – nell’ambito del quale il Politecnico stesso aveva aderito ad un patto per la promozione di stili di vita più sostenibili – e un Ateneo che forma professionisti della pianificazione urbanistica e del buon governo del territorio. Un pessimo esempio da cui non esce bene nessuno.

* Docente del Politecnico