NICOLA PALMA
Cronaca

Albero caduto sull’auto, il Comune deve risarcire la proprietaria: sentenza pilota a Milano

L’amministrazione dovrà versare più di 4mila euro, in pratica il valore dell’utilitaria all’epoca del crollo. Era "in area pubblica", precedente per viale Argonne?

Albero caduto su un'auto

Albero caduto su un'auto

Il concetto di partenza è quello di "custodia", che il Codice civile definisce come "potere di disponibilità materiale della cosa". Se la cura di quel bene viene affidata a qualcun altro, "la custodia sussiste" comunque "in capo al committente qualora la cosa oggetto di manutenzione rimanga nella disponibilità materiale del committente". Nel caso in questione, la "cosa" su cui si è dibattuto era il Populus nigra numero 43263, meglio noto come pioppo nero, che la mattina del 25 aprile 2019 è venuto giù all’improvviso in un giardinetto di largo Brasilia, schiantandosi sulla Toyota Aygo rossa parcheggiata lungo il marciapiedi. La proprietaria del veicolo ha fatto causa al Tribunale civile, che giovedì le ha dato ragione condannando il Comune a versarle 4.862 euro, vale a dire il valore dell’utilitaria all’epoca del crollo.

Dal canto loro, i legali dell’amministrazione hanno chiesto che, in caso di accoglimento della richiesta, l’obbligo di risarcire venisse accollato alle due società a cui Palazzo Marino aveva affidato la gestione del verde cittadino, "manlevando o rimborsando o tenendo completamente indenne il Comune di Milano da qualsiasi somma". E invece per il giudice Marco Luigi Quatrida deve essere proprio l’amministrazione di piazza Scala a pagare: "La cosa da cui è originato il danno – si legge nelle motivazioni della sentenza – si trovava in un’area verde pubblica; in relazione a tale cosa, trattandosi di un bene comunale, il Comune assume la qualifica di custode e, considerata l’assenza di specifiche allegazioni in atti assertivi in ordine al caso fortuito genericamente affermato dalla parte convenuta, quest’ultima deve rispondere dell’evento dannoso". Conclusione: Palazzo Marino dovrà versare alla proprietaria 4.862 euro, pari al valore commerciale dell’auto incidentata (e poi rottamata).

Fatte le dovute differenze, il caso di largo Brasilia potrebbe rappresentare un precedente da tenere in considerazione per le eventuali richieste di danni che arriveranno per il nubifragio del 25 luglio, quando decine di veicoli (in particolare in viale Argonne) sono stati distrutti dal crollo degli alberi in strada. È vero che in quel caso le condizioni meteorologiche hanno giocato un ruolo determinante, ma è altrettanto vero che la stragrande maggioranza di quelle piante erano "in custodia" al Comune.