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Alberto Genovese torna in carcere: condannato per stupro, era fuori per disintossicarsi

L’imprenditore del web dovrà scontare ancora quattro anni e due mesi per avere drogato e violentato due modelle nel 2020

Alberto Genovese, condannato a 6 anni e 2 mesi per stupro

Alberto Genovese è tornato in carcere dopo un periodo di disintossicazione. L’imprenditore è stato condannato a 6 anni e 11 mesi per aver drogato e violentato due modelle nel 2020, la prima nella residenza Villa Lolita a Ibiza e l'altra nel suo attico di Milano, Terrazza Sentimento.

La squadra mobile della polizia ha notificato l’ordine di esecuzione della pena firmato dal pubblico ministero Adriana Blasco e condotto Genovese al carcere di Lecco. L’uomo, di 45 anni, si trovava agli arresti domiciliari in una clinica dal luglio del 2021 per disintossicarsi dalle droghe che aveva assunto per anni. L'ordine di carcerazione è basato sul fatto che il reato di violenza sessuale non consente di scontare la pena ai domiciliari.

A Genovese resta da scontare una pena di quattro anni e due mesi, poiché dalla condanna sono stati sottratti il periodo pre-sofferto per la misura cautelare, di circa due anni, e il periodo di sei mesi di liberazione anticipata. Per far uscire il prima possibile dal carcere Genovese per i suoi avvocati Luigi Isolabella e Stefano Solida si aprono due strade: da un lato chiedere al magistrato di sorveglianza di differire la pena, dall'altro ricorrere contro il provvedimento della procura davanti al giudice dell'esecuzione, ovvero il giudice dell’udienza preliminare Chiara Valori.