Milano – E’ milanese il miglior sommelier italiano. Alberto Rabachin, classe 2000. ha infatti conquistato il titolo di ‘Miglior Sommelier dell'anno Fisar’, assegnato nel corso del 52esimo congresso nazionale della Federazione italiana albergatori e ristoratori
Durante la finale, svoltasi a Savona a bordo della nave da crociera Costa Diadema, si sono sfidati i due migliori rappresentanti di ogni coordinamento nazionale Fisar, i quali raccolgono al loro interno varie delegazioni. Le prove comprendevano la gestione della sala coordinando camerieri e servizio dei vini, il racconto a tutto tondo un vino e due degustazioni alla cieca. La giuria ha decretato così la vittoria di Rabachin grazie a ''un impeccabile servizio, una conoscenza approfondita e completa dei temi richiesti e un racconto emotivo del vino che è andato ben oltre la classica scheda di degustazione''.
Il percorso di Alberto Rabachin nel mondo del vino inizia sotto la pandemia, quando di anni ne aveva 20, seguendo le orme della madre, delegata della sezione pavese della federazione. Il giovane, nativo di Vigevano, fa parte della Delegazione Fisar Milano Duomo, città in cui vive. A premiare il neo campione, il presidente di Fisar, Roberto Donadini: ''Questo premio ci dà l'occasione di ricordare che noi sommelier siamo ambasciatori del vino e per esserlo è necessario superare certi linguaggi ormai antiquati che ancora oggi persistono nell'ambiente. La reverenzialità con cui viene percepito il mondo del enologico rischia spesso di ostacolare l'approccio dei neofiti. Fisar propone invece il contrario: la semplicità è il segreto del successo, senza però banalizzare la cultura millenaria di cui siamo portavoce. Alberto Rabachin, nonostante la sua giovane età, è già un esempio da seguire: ha vinto, oltre che per le sue conoscenze, proprio grazie alla capacità di raccontare emotivamente un vino e raggiungere le persone in maniera diretta e appassionante".