MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Addio Alberto Rossi, il pallanuotista dei Magnifici morto nello schianto con il bus: “Porti via con te tutti i nostri sorrisi”

Milano, il dolore della sorella, dei familiari e della società. Partito da zero, Albi era diventato il portiere di punta. L’incidente in motorino sabato sera in via dei Giardini

Alberto Rossi è morto sabato sera in un incidente con il motorino: fatale lo schianto contro un autobus

Alberto Rossi è morto sabato sera in un incidente con il motorino: fatale lo schianto contro un autobus

Milano – “Albi si è portato via tutti i nostri sorrisi. Sarà difficile ridere ancora senza di lui. Lui che aveva sempre la battuta pronta, che portava allegria, che aveva il dono di alleggerire anche le situazioni più pesanti e offriva la sua amicizia incondizionata”. Carlotta è la sorella maggiore di Alberto Rossi, pallanuotista morto sabato sera a 20 anni per lo scontro con un autobus. Il ragazzo era in sella al suo motorino e stava percorrendo via Dei Giardini verso via De Marchi, in pieno centro, quando all’incrocio con via Fatebenefratelli si è trovato davanti un bus della linea 94. Entrambi avevano il verde e, stando a quanto emerso, il mezzo pubblico stava svoltando a sinistra verso piazza Cavour mentre il ragazzo avanzava dritto. L’autista è ora indagato per omicidio stradale.

“Stava venendo a raggiungere me e altri amici a cena – dice la sorella –, vicino via Vitruvio”. Un sabato sera come tanti. Concluso in tragedia. Alberto aveva compiuto 20 anni lo scorso 9 settembre e viveva in zona Pagano, era diplomato al liceo linguistico e aveva frequentato un corso di “Hotel management“. “Adesso avrebbe voluto iscriversi all’università, in Psicologia”. Senza smettere di giocare a pallanuoto, che era la sua grande passione. In 5 anni era diventato portiere di punta della società “I Magnifici“ e si allenava nella piscina della Canottieri Olona.

“Si presentò da noi a settembre del 2019 – ricordano “I Magnifici“ –, all’età di 15 anni. Partiva da zero, si era avvicinato a uno sport sconosciuto spinto solo dal suo interesse personale e dalla sua curiosità, non trascinato da altri. E non se n’è mai andato. Anzi è diventato una figura fondamentale per noi: ha difeso i pali dei Magnifici in tutte le categorie, dall’under 16 fino alla nostra prima squadra in serie D. Era “l’uomo spogliatoio“ per eccellenza, perché da noi si sentiva a casa, eravamo la sua seconda famiglia. Aveva la grande capacità di interfacciarsi in maniera naturale con persone di ogni età, dai ragazzi di 16 anni fino ai maestri più grandi. Averlo perso ci strazia. Ma ci stiamo rendendo conto di chi sia stato, davvero, Albi, perché per lui si è scatenata una macchina dell’amore senza precedenti, e non è automatico”.

Su Instagram, la società gli ha dedicato un post: “Se ne va a 20 anni un amico, un fratello, un figlio, un atleta e un grande compagno di squadra. Tutti I Magnifici si stringono attorno ai famigliari Valeria, Fabio e Carlotta”. Parole speciali per lui arrivano anche da Luca, che da capitano è diventato il suo migliore amico: “Ci siamo conosciuti grazie alla pallanuoto ma il nostro rapporto è andato al di là dello sport. Eravamo come fratelli dentro e fuori dall’acqua. Per me continuerà a essere un esempio di passione, determinazione e coraggio. Mancherà”.