CLARA AMODEO
Cronaca

Alessandro Borghese e Milano: "Ho scelto la città per amore di mia moglie e del lavoro"

Lo chef: "Questa metropoli è in crescita e sa premiare chi lo merita"

ALLEGRIA Alessandro Borghese, 40 anni, cuoco e volto noto della tv, insieme con la moglie Wilma Oliviero

Milano, 19 marzo 2017 - Londra, New York, San Francisco (dove è nato), Parigi, Roma e Milano. Ecco le città dove ha vissuto più a lungo Alessandro Borghese, chef e volto noto della tv.

Quando per la prima volta è sbarcato a Milano e che impressione le ha fatto la città?

«Caspita, mi fa andare indietro nel tempo! La mia prima volta a Milano avevo 25 anni. Vedevo Milano come una città lontana, ma affascinante: ogni volta che salivo per lavoro mi rendevo conto che tutti gli impegni si concretizzavano subito, tornavo a Roma col bel ricordo di una città viva, che si muove e lavora. Da lì ho capito che io piaccio a Milano e Milano piace a me: i miei primi lavori qui sono stati quelli in televisione e per la creazione di videogiochi gastronomici. Quest’ultimo non è andato in porto, ma ho siglato un contratto ben più importante: quello con mia moglie. Da quel momento Milano è diventata la mia nuova città: mi ci sono trasferito con la famiglia, ho fatto nascere due figlie, ho creato un’azienda di catering e banqueting, una di produzioni tv, ho aperto un negozio di pasta fresca e sto aprendo il mio primo ristorante qui. Insomma, sono diventato milanese!».

Sta forse dicendo che preferisce la cotoletta alla coda alla vaccinara?

«No, la cotoletta fredda di frigorifero “me la magno” il giorno dopo averla fritta, ma la coda alla vaccinara mi è ancora molto sentimentale».

ALLEGRIA Alessandro Borghese, 40 anni, cuoco e volto noto della tv, insieme  con la moglie  Wilma Oliviero
ALLEGRIA Alessandro Borghese, 40 anni, cuoco e volto noto della tv, insieme con la moglie Wilma Oliviero

«Roma capitale, ma Milano ultima frontiera prima dell’espatrio: dopo Milano c’è solo l’estero! Ora, qualcuno potrà anche prendersela, ma io tocco con mano il fatto che Milano è in crescita, è l’unica città internazionale che abbiamo in Italia dove le cose si concretizzano, dove se fai tre appuntamenti sono tre appuntamenti costruttivi, dove vige la meritocrazia. Se sai fare il tuo mestiere, se sei umile e ti sai dare da fare, Milano ti premia e questa è una cosa fondamentale perché in Italia non è così scontato».

In quale zona vive?

«Zona Fiera: in via Washington ho il negozio di pasta fresca e in via Belisario sto per aprire il ristorante. È diventato il mio quartiere perché, nonostante sia più piccola di Roma, Milano vive a zone e quella ha proprio tutto, dal ristorante kosher al giapponese fino alla trattoria».

Una giornata milanese tipo?

«Sveglia alle 7.40, porto mia figlia a scuola, passo al cantiere del nuovo ristorante e al negozio di pasta fresca, rientro in ufficio per capire se ci sono interviste o eventi e se non ce ne sono pranzo: se riesco lo faccio a casa con mia moglie, altrimenti mangio nella cucina dove lavoriamo. Dopodichè, se riesco, vado a riprendere mia figlia a scuola, altrimenti proseguo con appuntamenti su appuntamenti in giro, finisco la giornata in ufficio alle 20 e torno a casa. Qui metto a letto le bambine e verso le 23, forse, riesco a guardare mezz’ora di tv con mia moglie».

Ha un posto preferito dove rilassarsi?

«Adesso che ho le bambine piccole non riesco a vivere la città, anche solo per fare una passeggiata o per prendere l’aperitivo. Ma mi piacerebbe, perché ci sono tanti luoghi che non conosco: Milano è una città di giardini segreti, posti nascosti, diversa da Roma».

I prossimi appuntamenti a Milano?

«Il primo è quello con i Mozzarella Bar Obicà, che ho sposato dal punto di vista di creative chef e di cui sono partner: attraverso un tour di aperitivi “live” sto promuovendo una nuova linea gastronomia creata ad hoc per loro, in un progetto che abbiamo definito di “food sharing”. L’appuntamento in città è per il 22 marzo e il 3 maggio. Poi, ovviamente, c’è l’apertura del mio ristorante...».

Quando avverrà?

«Ancora non lo so, ma di sicuro farò un evento cantiere al Salone del Mobile.. stay tuned!».