ANNA GIORGI
Cronaca

Ergastolo ad Alessia Pifferi: un lutto atroce, i legami spezzati

La legale della difesa: "Alessia abbandonata a se stessa". L’ira di Maria Assandri e Viviana: vuole incolparci

Alessia Pifferi e la sua legale, Alessia Pontenani. Accanto la gioia di Viviana Pifferi

Alessia Pifferi e la sua legale, Alessia Pontenani. Accanto la gioia di Viviana Pifferi

Milano – «Sembra che la morte atroce di Diana sia colpa nostra, ma non è così". Lo sfogo arriva a margine della lunga arringa della difesa. Viviana Pifferi, la sorella di Alessia, respinge le accuse di chi vuole far sembrare lei e la mamma Maria Assandri le responsabili dei gravi disagi, dei problemi comportamentali di Alessia e, in fondo, della morte della piccola Diana. "Stando alle parole dell’avvocatessa Pontenani noi non l’abbiamo aiutata e quindi abbiamo un concorso di colpa", continua Viviana, a cui fa eco la mamma Maria. «Non c’è nulla di vero in quello che ha raccontato Alessia. É una bugiarda. Non è mai stata violentata, non è vero che l’ho lasciata sola. Sapeva benissimo di essere incinta, io ho fatto tutto quello che potevo per questa figlia. Tutto".

Sono ancora scintille all’ultima udienza del processo in cui la Pontenani tratteggia in maniera molto dettagliata uno spaccato della vita di Alessia: "Una donna abbandonata a se stessa. Capisco il dolore della famiglia, forse giustificato dal timore di essere chiamati in causa con una forma di corresponsabilità. Forse la corresponsabilità ce l’ha chi l’ha sentita piangere e non è intervenuto o chi per una settimana non si è preoccupato di sapere dove fosse questa bambina. Tutti – dice Pontenani – in questa storia orrenda sono responsabili".

E ancora: "Alessia ha avuto un’infanzia terribile, è cresciuta nell’abbandono, nell’isolamento morale e culturale. È innegabile che già all’asilo avesse dei problemi", ha proseguito la legale, iniziando la ricostruzione delle difficoltà della 38enne. "Ha avuto un’infanzia problematica, ha tenuto il ciuccio fino a undici anni e ha dormito fino a all’adolescenza con i genitori. Alessia bambina aveva un grave ritardo mentale. Ha subito abusi sessuali e ha avuto un tale bisogno di affetto da diventare pericolosa", ha aggiunto Pontenani. E ha sottolineato: "Alessia ha ripetuto lo stesso schema di carenze sulla sua bimba Diana. La piccola è nata prematura con gravi problemi audiometri e non ha mai avuto un pediatra".

Poi , l’accusa nei confronti della famiglia della sua assistita, con un episodio: "Qualche settimana prima che Diana morisse, la sua mamma le ha scattato una foto in cui si nota che la bimba ha delle piaghe profonde che salgono dalle ginocchia fino alle parti intime. Invia la foto a sua mamma Maria Assandri che vive in Calabria con il suo nuovo compagno. E le chiede aiuto. La Assandri da Crotone le invia un pacco di pannolini. Non le viene in mente – dice Pontenani – di avvertire Viviana chiedendole di andare a vedere cosa stava succedendo, oppure non pensa di chiamare i soccorsi?. Il disagio psichico e l’inadeguatezza di Alessia Pifferi erano evidenti, ma ancora una volta nessuno l’ha aiutata".