ANDREA GIANNI
Cronaca

Alla Torre Velasca il coworking retrò: "Qui lavoreranno 233 persone. Il mercato tira, puntiamo al sold out"

Il colosso Iwg da primavera 2025 aprirà lo spazio di 2.200 metri quadri su tre piani ispirato agli Anni 60. Dalla Pasticceria San Carlo alla spa, gli inquilini del grattacielo simbolo della Milano del dopoguerra.

Alla Torre Velasca il coworking retrò: "Qui lavoreranno 233 persone. Il mercato tira, puntiamo al sold out"

Il colosso Iwg da primavera 2025 aprirà lo spazio di 2.200 metri quadri su tre piani ispirato agli Anni 60. Dalla Pasticceria San Carlo alla spa, gli inquilini del grattacielo simbolo della Milano del dopoguerra.

Lo stile degli uffici unirà "vintage" e moderno richiamando, nel rispetto delle indicazioni della soprintendenza, gli anni in cui fu costruita la Torre Velasca, grattacielo simbolo di Milano edificato su progetto dello Studio BBPR tra il 1956 e il 1958, in un’area del centro storico distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il settimo, l’ottavo e il nono piano della torre - tra i pochi esempi italiani di architettura post-razionalista brutalista - ospiteranno il nuovo spazio milanese di International Workplace Group (Iwg), colosso internazionale dei coworking, che qui si insedierà con il brand Signature. È prevista per marzo-aprile 2025 l’apertura dello spazio di 2.200 mq, con 54 uffici e postazioni di lavoro per 233 persone. Una scommessa su un edificio iconico di 26 piani, dal 2011 sottoposto a vincolo per il suo interesse storico e artistico, al centro di una maxi-opera di restauro sviluppata da Hines. "Ci sono negoziazioni in corso con alcuni grossi gruppi interessati ai nostri spazi ibridi e flessibili – spiega Mauro Mordini (nella foto), country manager Italia di Iwg – e abbiamo già firmato i primi contratti. Contiamo di arrivare a breve a un’accelerazione, quando sarà possibile mostrare dal vivo gli uffici, con l’obiettivo di arrivare presto a un completo riempimento".

Prende forma, quindi, la nuova Torre Velasca, che continuerà ad ospitare appartamenti ai piani superiori e, scendendo verso terra, uffici, una spa, negozi come la storica Pasticceria San Carlo, fondata nel 1954. "Con l’apertura del nuovo Signature nella Torre Velasca, arriviamo a contare un totale di circa 60 business center, 160mila mq e 15.500 postazioni lavoro tra Milano e hinterland", prosegue Mordini. "Abbiamo scelto la Torre Velasca perché si tratta di un simbolo forte e importante di Milano – sottolinea – e rappresenta il connubio perfetto tra storia e innovazione. Una nuova location che si inserisce in un progetto di sviluppo più ampio per la città di Milano, con l’obiettivo di rendere accessibili spazi esclusivi e prestigiosi". Un risiko che vede anche l’ingresso del gruppo Iwg, che in Italia opera con i brand Regus, Spaces, Copernico, HQ e Signature, nel Lorenteggio Business Village, con un coworking Spaces di 2.500 mq nel polo di quattro palazzine in Via Lorenteggio 240.

L’investimento sulla Torre Velasca segna anche una nuova tappa nella lunga storia di un edificio a pochi passi dal Duomo, icona degli anni del boom economico e della rinascita dopo la seconda guerra mondiale. Il grattacielo ha ospitato inquilini vip come il comico Gino Bramieri scomparso nel 1996. È stato un set per film come “Il vedovo“ di Dino Risi, “Milano calibro 9“ di Fernando Di Leo, “Durante l’estate“ di Ermanno Olmi e, più di recente, per la serie tv “1992“ sul periodo di Tangentopoli.

Nel 2002 la torre fu ceduta da Allianz a Fondiaria Sai. Poi, col salvataggio della compagnia dei Ligresti, è finita nel portafoglio di Unipol, che l’ha rimessa sul mercato fino all’acquisizione nel 2020 da parte del colosso statunitense del real estate Hines, che ha poi avviato quei lavori di restauro avviati alle battute finali. Tre piani, quindi, saranno la nuova casa per aziende e studi di professionisti in cerca di spazi flessibili. "In questo momento la domanda di uffici sta registrando un aumento importate dopo un 2024 iniziato con valori stabili – conclude Mordini –. Considerando gli ultimi 30 anni, abbiamo raggiunto in Italia il livello massimo di espansione in termini di spazi che compongono la nostra offerta".