MONICA AUTUNNO
Cronaca

Bussero, al rider cade un pacco: scatta l’allarme bomba

Le operazioni molto rapide dei carabinieri artificieri hanno consentito di evitare l’evacuazione del metrò

L’intervento di verifica e messa in sicurezza ha fatto rientrare in fretta l’allarme

Bussero (Milano) - Un pacchetto caduto dal carico di un “rider” resta sul marciapiede fra parcheggio e stazione della metropolitana. E di prima mattina, alla stazione di Bussero, scatta l’allarme bomba.

Sul posto carabinieri in assetto da artificieri, per i controlli da protocollo e secondo procedura. Tutto è rientrato nel giro di meno di mezz’ora: all’interno dell’involucro “artigianale”, prelevato con ogni cautela ed esaminato, una power bank per ricarica cellulari. La dinamica dello smarrimento del pacchetto, sospetto a prima vista anche per via di un paio di fili “sfuggiti” all’impacchettatore e che facevano capolino all’esterno, è stata ricostruita con precisione anche con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza.

Le operazioni molto rapide hanno consentito di far rientrare l’allarme velocemente. Non è stato dunque indispensabile, come invece in altri casi era accaduto, anche in zona, interrompere il transito dei convogli del metrò o evacuare la stazione. Era ancora primo mattino ieri quando, proprio nel grande parcheggio che si trova davanti all’ingresso dello scalo mm2 di Bussero, fra l’altro quasi completamente transennato per lavori in corso di adeguamento strutture, si è scatenato il pandemonio. Qualche cittadino ha segnalato il pacco sospetto, a pochi metri dall’ingresso ai tornelli. Pacchetto, in effetti, dall’aria non rassicurante: artigianale, con carta da pacco casalinga, e con un paio di fili sporgenti all’esterno.

Di qui l’allarme alle forze dell’ordine, che subito si sono dirette sul posto. Le operazioni si sono protratte per lunghi minuti sotto gli occhi di molti curiosi, tenuti prudentemente a distanza. Nessuna interruzione del traffico sui binari, mistero risolto in breve. Così non era stato qualche tempo fa a Cassina de Pecchi, dove un analogo ritrovamento, benché si sia rivelato in seguito un falso allarme, aveva obbligato a evacuare la stazione.