di Patrizia Tossi
Aria inquinata in quasi tutti i quartieri di Segrate, smog oltre la soglia soprattutto a ridosso delle scuole. È la fotografia scattata nei mesi scorsi dai 31 rilevatori di biossido di azoto – lo smog prodotto dai mezzi di trasporto – installate nei mesi scorsi dal Gruppo di acquisto solidale (Gas), insieme ai volontari di Segrate Ciclabile e dell’associazione Cittadini per l’Aria di Milano. I rilevatori sono stati posizionati nei nove quartieri cittadini, soprattutto sulle strade ad alta percorrenza e davanti alle scuole, e poi i risultati sono stati inviati ad un laboratorio di analisi che ha certificato la validità del monitoraggio ambientale. Oltre il 90% degli apparecchi, che sono stati pagati dai volontari, hanno rilevato una quantità di biossido di azoto tra i 40 e gli 80 mg per metro cubo, quindi oltre la soglia consentita dalla legge, che ha una tolleranza di 40 mg. Su 31 apparecchi, 20 hanno tracciato una quantità di inquinanti presenti nell’aria trai 40 e i 50 mg in quasi tutti i quartieri.
"I dati, seppur alti, sono comunque sottostimati: abbiamo infatti installato i rilevatori poche settimane prima dell’inizio del primo lockdown, quando le scuole hanno chiuso e il traffico sulle strade era quasi azzerato", racconta Stefano Lodi, che ha seguito la campagna di rilevamento per conto del Gas. "Nonostante il periodo di lockdown – continua – si è scoperto che in alcune aree la concentrazione ha superato la soglia critica: via San Rocco, dove affaccia la scuola Leopardi e, a Milano2, la via Fratelli Cervi che porta all’ospedale San Raffaele. Il biossido di azoto è un gas tossico normalmente generato nella combustione, irritante per le mucose e responsabile di patologie a carico dell’apparato respiratorio, come bronchiti, allergie e irritazioni". I volontari puntano a proteggere i bambini. "Il prossimo passo sarà sensibilizzare i genitori - spiegano i volontari - e chiedere al Comune di chiudere le strade adiacenti alle scuole nei momenti di ingresso e uscita dei bambini, basterebbe un’ora al giorno per proteggere i polmoni dei nostri figli". Il 70% delle emissioni di questo inquinante è dovuto a emissioni di veicoli diesel, il 20% al riscaldamento, il 10% ad attività industriali.