NICOLA PALMA E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

“Non si vergogna a insultare ragazzini di 16 anni?”. E l’allenatore di pallanuoto risponde con pugni in faccia alla mamma

Milano, il coach degli Allievi B della squadra genovese Andrea Doria ha inveito contro i minorenni dopo un 3-13. Quando la donna è intervenuta per difenderli, l’uomo l’ha colpita con un cazzotto al volto: "Sono dei viziati"

La sede della Canottieri Milano sull’Alzaia Naviglio Grande

La sede della Canottieri Milano sull’Alzaia Naviglio Grande

Ore 18 di domenica, piscina scoperta del centro sportivo Canottieri Milano, sull’Alzaia Naviglio Grande. La partita delle semifinali nazionali Allievi B di pallanuoto tra la Rn Trento e la Andrea Doria di Genova è appena terminata con un ampio scarto a favore dei primi: 13-3. Un risultato che esclude il team ligure dall’atto conclusivo del campionato under 17, al termine di una due giorni di sfide in acqua che ha visto impegnati pure i padroni di casa e i ragazzi della Pallanuoto Bergamo. Le immagini della diretta social mostrano gli adolescenti in costume e calottina che si stringono la mano a bordo vasca, applauditi dal pubblico. Quello che non si vede è che a un certo punto, stando a quanto ricostruito, l’allenatore degli sconfitti inizia a inveire contro il suo vice e soprattutto contro i minorenni, insultandoli per l’esito deludente della partita.

Un’aggressione verbale che non passa inosservata, anche perché avviene sotto gli occhi di tutti. La prima a intervenire è la mamma di uno dei ragazzi, una quarantanovenne residente a Genova, che si avvicina al mister e gli urla “Vergognati” per le frasi appena pronunciate. A quel punto, i testimoni raccontano che l’uomo, un navigatissimo allenatore di 72 anni con un cognome che ha fatto la storia della pallanuoto italiana, si scaglia contro la donna e le sferra un pugno al volto. È il caos: gli altri genitori, compreso il marito dell’aggredita, accorrono in pochi secondi; soltanto l’energico intervento del personale della Canottieri evita che il parapiglia provochi conseguenze ancor più gravi, al di là della giornata di sport rovinata.

Nel frattempo, il direttore dell’impianto ha già chiamato il 112 per segnalare la lite in corso. Dopo alcuni minuti, arrivano sull’Alzaia due equipaggi del Nucleo Radiomobile dei carabinieri e un’ambulanza di Areu: la quarantanovenne viene medicata, ma rifiuta il trasporto in ospedale per ulteriori controlli medici. Ai militari conferma tutto, spiegando che l’allenatore l’avrebbe colpita dopo che lei lo aveva ripreso per le parole rivolte ai giovanissimi pallanuotisti.

La ricostruzione dello scambio di battute, stando ad alcune testimonianze, è più o meno la seguente: "Non ti vergogni a prendertela con ragazzini di 16 anni?", la domanda della mamma. "Sono dei viziati", la risposta del settantaduenne, con tanto di minaccia: "Se non la smetti, ti do un pugno in faccia". "Provaci", la replica, seguita dal cazzotto sul volto. La quarantanovenne avrebbe poi spiegato che le discussioni con il mister andavano avanti da tempo, sempre a causa dei comportamenti aggressivi, e che l’uomo non si sarebbe limitato a insultare gli allievi solo a fine match ma anche nel corso di tutta la competizione.

I carabinieri raccolgono pure la testimonianza del giovane vice allenatore – a sua volta spintonato e malmenato qualche ora prima – ma non quella dell’allenatore, che nel frattempo è ripartito per la Liguria con i genitori di altri ragazzi. In attesa di capire se gli aggrediti presenteranno denuncia (hanno 90 giorni per farlo), pare difficile che il settantaduenne possa continuare l’esperienza alla Andrea Doria in un clima così complicato. Dagli archivi, peraltro, spunta un precedente datato 2019, quando l’uomo allenava una squadra pavese: fu squalificato per 20 mesi dopo aver insultato l’arbitro durante una gara-spareggio costata la retrocessione; poi lo stop dalle piscine fu ridotto a tre mesi.