REDAZIONE MILANO

Alloggi gratis per i parenti dei malati: cento cittadini pronti ad aprire la porta

Progetto solidale di Airbnb, Comune e Casa donne maltrattate di MARIANNA VAZZANA

Da sinistra Manuela Ulivi, Cristina Tajani, Matteo Stifanelli e Nadia Cezza

Milano, 16 marzo 2016 - Trovare un alloggio a Milano, o anche solo una stanza, per assistere un proprio familiare in cura in un ospedale della città, può essere un’impresa. E soprattutto un salasso. Lo avevamo denunciato lo scorso novembre, addentrandoci nella giungla di annunci on-line: 86 euro a notte per un monolocale a due chilometri dall’Istituto dei Tumori, 420 euro a settimana per un mini appartamento con cucina attrezzata. Mentre servivano 750 euro mensili per un bilocale “vicinanza oncologico”, nell’estrema periferia sud della città. Numerose associazioni si danno da fare per fornire sistemazioni a prezzi calmierati, ma c’è un esercito in arrivo da tutta Italia che approda all’ombra della Madonnina per motivi di salute: si stima che a Milano, ogni anno, un milione di persone cerchi accoglienza per curarsi o accompagnare un parente. E c’è chi fiuta il business. Ma adesso si volta pagina: il Comune ha avviato con Airbnb un progetto di accoglienza gratuita per i parenti delle persone degenti degli istituti clinici cittadini. Già 100 host milanesi (coloro che ospitano) iscritti alla piattaforma Airbnb, portale online che mette in contatto persone in cerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi con altre che dispongono di uno spazio extra da affittare, hanno dato la propria disponibilità offrendo un prezzo di soggiorno agevolato. Altri cittadini che volessero spalancare le porte di un appartamento o di una stanza, preferibilmente vicino agli istituti di cura, possono farsi avanti. Airbnb coprirà interamente i costi di soggiorno mettendo a disposizione coupon specifici per le famiglie.

Ma c'è di più: il progetto permetterà anche di sostenere la Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, presieduta da Manuela Ulivi. Sarà infatti un gruppo di donne ospiti della Casa a supportare la logistica e la gestione dell’ospitalità e delle prenotazioni per queste famiglie, grazie alla collaborazione con la cooperativa “I sei petali”. Un passo in avanti, dopo l’inaugurazione, la scorsa estate, dello spazio “Ri-Milano. Ricaricarsi e Ripartire” in via Ripamonti 202. Il progetto di ospitalità è stato presentato ieri mattina all’Urban center, «un progetto innovativo e inclusivo - ha dichiarato l’Assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani -. Il forte sostegno di Airbnb dimostra come la valorizzazione degli operatori della sharing economy attuata da Milano stia giocando un ruolo fortemente positivo nel dare risposte ai bisogni delle persone». E «va nella direzione - scrive Beppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra - della Milano che vogliamo». «Siamo entusiasti di poter fare leva sull’unicità delle risorse che Airbnb contribuisce a mettere al servizio del bene comune», ha dichiarato Matteo Stifanelli, Country Manager Airbnb Italy, mentre Nadia Cezza, presidente della cooperativa “I sei petali”, si è detta «orgogliosa di rappresentare le donne che, con questa impresa, hanno l’opportunità di ricostruire, rinnovare, aggiornare le proprie competenze professionali e iniziare un’attività lavorativa innovativa per il territorio».