REDAZIONE MILANO

Alluvione a Milano, mai così tanta pioggia da 170 anni. Perché il Seveso ha tenuto mentre in Lambro no?

L’assessore Granelli: la vasca sul Seveso ha evitato il peggio ma il Lambro è diventato un fiume che esonda. Servono altre strutture di contenimento non solo in città

Un intervento a Pontelambro e l'assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli

Un intervento a Pontelambro e l'assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli

Milano, 16 maggio – Il giorno dopo l’alluvione e con la città paralizzata è tempo di bilanci e di comparazioni storiche che (in parte) giustificano disagi e danni. 

" Milano ieri ha vissuto una giornata molto difficile: 120-130 millimetri localizzati di pioggia, in un solo giorno, non era mai capitato negli ultimi 170 anni, e il record era 98 accaduto nel 1990. E non solo a Milano ma anche nei bacini dei fiumi che passano per Milano".

Così Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Protezione Civile del Comune di Milano, traccia sui social un bilancio sull'ondata di maltempo. Per Granelli, " Milano ieri ha anche imparato due cose. La prima: per la prima volta i quartieri di Milano attorno al Seveso non hanno avuto allegamenti e danni, la vasca del Seveso, quella di Milano, ha trattenuto 250.000 metri cubi di acqua evitando che invadesse le strade e le cantine di Niguarda, Pratocentenaro, Istria, Testi, Zara, Maggiolina, Isola. Sarebbe stata un'esondazione di 10 ore, come quella del 2014, con tutta quell'acqua in città. La vasca e la grande gestione fatta dai tecnici di MM ha protetto la città. La seconda: anche il Lambro è diventato un fiume che si gonfia ed esonda, e la sua piena ha fatto rigurgitare i tombini di un intero quartiere, Pontelambro, allagandolo. Quando questi fiumi attraversano zone così urbanizzate - evidenzia l'assessore milanese - dobbiamo fare in modo di diminuire l'acqua che immettiamo tutta insieme in poco tempo in essi e dobbiamo fare altre vasche che trattengano l'acqua".

"In questi anni Regione Lombardia, Comune di Milano, AIPO, Città metropolitana, MM e altri - ricorda Granelli - hanno costituito un accordo che gestisce il "nodo idraulico di Milano”: ora questo accordo faccia un salto in avanti, completi i progetti approvati e finanziati nel più breve tempo possibile, “bisogna correre, come la vasca di Milano ha dimostrato che si può fare”, e faccia proposte e le metta in cantiere per gestire il Lambro. Quello che è successo ieri a Milano dice che è possibile, dobbiamo avere il coraggio di imparare, decidere, non mollare l'obiettivo".

"Un enorme grazie a chi ancora ieri ha lavorato intensamente agli impianti e in strada tra la gente, senza sosta, con professionalità e passione; e grazie ai cittadini che con pazienza hanno atteso anni e massima vicinanza e impegno per coloro che hanno avuto disagi e danni dal maltempo", conclude l'assessore della giunta Sala