ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Fanfara al Niguarda e coro in centro a Milano: Alpini in marcia per l’adunata nazionale

E' solo un assaggio di quello che accadrà: "A maggio 600mila visitatori"

6 - I canti

Milano, 17 dicembre 2018 - La fanfara degli Alpini ha risuonato ieri mattina a Niguarda, dove è stato offerto il panettone alla mela dello chef stellato Giancarlo Morelli. Poi il momento clou ieri sera, in Galleria, quando il coro dell’Associazione Nazionale Alpini ha regalato l’atmosfera giusta per festeggiare il record del “Panettone più grande del mondo” firmato da Davide Comaschi. Ma è solo un assaggio di quello che accadrà in primavera. Già fervono i preparativi per l’adunata che si terrà a Milano dal 10 al 12 maggio dell’anno prossimo. Sarà un’invasione di penne nere questa 92° edizione, la quarta a Milano dopo gli appuntamenti del 1959, 1972 e 1992. Con un significato in più. Nel 2019 si festeggia infatti il centenario della fondazione dell’Associazione Nazionale Alpini.

«Per noi è un ritorno alle origini», spiega il presidente della sezione Milano dell’Ana, Luigi Boffi. «Gli Alpini nacquero nel 1872 da un’idea geniale di Giuseppe Perrucchetti, quella di reclutare i montanari per la difesa delle Alpi. L’Ana fu fondata proprio a Milano l’8 luglio 1919, da un gruppo di ufficiali reduci della Grande Guerra. La prima sede fu in Galleria Vittorio Emanuele II». Sotto la Madonnina nacque anche il Quinto Reggimento, «il più glorioso degli Alpini», che oggi ha stanza a Vipiteno. Il programma è ancora in fase di definizione ma il presidente per l’anniversario ha in mente un’edizione indimenticabile. Il Quinto Reggimento arriverà venerdì 10 maggio con la sua bandiera di guerra. Sabato sarà il turno delle celebrazioni e domenica il momento clou con la sfilata di migliaia di Alpini. Ma ci saranno anche tante altre iniziative: una cittadella militare in piazza del Cannone in cui verranno esposti i mezzi, dagli elicotteri ai semoventi. Verrà anche allestito un ponte tibetano. Saranno preparati l’ospedale da campo e una mostra al Castello Sforzesco. Previsto l’arrivo di 600mila visitatori. La macchina organizzativa è partita con largo anticipo.

Boffi rivela che i primi contatti con l’amministrazione risalgono al 2016. Il Coa, comitato organizzativo dell’adunata, è già pronto. «Abbiamo stabilito la nostra base al casello daziario di Porta Volta che giaceva abbandonato. In un mese, grazie a 25 alpini volontari, lo abbiamo rimesso a nuovo». L’impegno degli Alpini rimane attualissimo. Non solo per le operazioni di peacekeeping in diversi luoghi disastrati della terra ma anche in occasione di calamità naturale: «Dove c’è bisogno, un alpino c’è sempre. Il nostro motto è onorare i nostri caduti aiutando i vivi» sentenzia Boffi. E il futuro degli Alpini? «Da quando non c’è più la leva obbligatoria, le nostre file si assottigliano di anno in anno. Io sarei favorevole al ritorno della leva, anche per un periodo limitato. Un’esperienza di vita collettiva ai più giovani, anche all’interno della Protezione Civile, non può fare che bene».