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Migliaia di alpini in piazza Duomo a Milano. La storia di una tradizione iniziata con Peppino Prisco

Le penne nere si sono date appuntamento in città per la messa in ricordo di tutti i soldati caduti in guerra e pace. L’appuntamento annuale risale agli anni ‘50 e nacque per rendere omaggio a chi non aveva fatto ritorno dal fronte sul Don, nel gelido inverno del 1942-43

Alpini in piazza Duomo per la commemorazione dei caduti

Alzabandiera alla commemorazione degli alpini e di tutti i soldati caduti in guerra e in pace in piazza Duomo a Milano in una foto di archivio

Milano – A Milano oggi domenica 15 dicembre si sono dati appuntamento migliaia di alpini in congedo e in armi. L’occasione è stata la tradizionale messa in ricordo di tutti i soldati caduti in guerra e in pace. L'appuntamento annuale risale al 1955, quando Peppino Prisco organizzò la prima edizione, per ricordare le penne nere che non avevano fatto ritorno dal fronte sul Don della campagna di Russia, nel gelido inverno del 1942-43. Da allora l’Ana (Associazione Nazionale Alpini), per iniziativa della Sezione di Milano, ha mantenuto fede a questo momento di raccoglimento.

La mattinata si è aperta con l'alzabandiera in piazza sulle note della Fanfara della brigata Taurinense, presenti il Presidente dell'Ana Sebastiano Favero e il generale Michele Risi, comandante delle Truppe Alpine dell'Esercito. A seguire è stata celebrata la messa insieme alle autorità civili e militari, tra cui l'assessore regionale Romano La Russa. Il Generale Risi ha evidenziato l'impegno per il Paese dei diecimila uomini e donne delle Truppe Alpine dell'Esercito, che operano in Italia e all'estero per la sicurezza dei cittadini e la stabilità internazionale.

Il Presidente Favero ha sottolineato i valori di di culto della memoria e solidarietà che gli Alpini in congedo mettono concretamente in pratica nel sociale attraverso decine di iniziative. La giornata si è conclusa poco prima di mezzogiorno con il lungo corteo verso il sacrario dei Caduti Milanesi, dove è stata deposta una corona d'alloro, con gli onori militari resi dal 3/o reggimento Alpini.