Greco e latino si affrontano già alle medie, ma in forma di gioco: a introdurli agli alunni sono i liceali del classico Carducci e tra loro c’è chi, alla vigilia della maturità, non esclude di diventare insegnante. I ragazzi del Caravaggio fanno capire ai più piccoli che "è design tutto quello che ci circonda" utilizzando tangram e pop-up: alle primarie costruiscono animaletti, alle medie progettano poltrone. "Abbiamo imparato un nuovo modo di esporci, non è mica semplice parlare ai bambini! E abbiamo imparato tantissimo da loro", racconta emozionata una studentessa tra le aule dell’istituto comprensivo Galvani, cuore del progetto che, di anno in anno, è cresciuto e ha allargato la rete, con i pedagogisti di Milano-Bicocca che seguono e monitorano la sperimentazione per esportarla. Perché unisce Pcto (ex alternanza scuola-lavoro), orientamento ed educazione peer-to-peer. "Mettiamo a sistema le azioni sperimentate in questi anni e le linee guide ministeriali – sottolinea la preside del comprensivo Galvani, Anna La Rocca –. Abbiamo costituito una rete ufficiale con il monitoraggio dell’università e coinvolto 200 studenti delle superiori". Torricelli, Carducci, Volta, Molinari, Galvani, Caravaggio e Virgilio: gli alleati aumentano.
I ragazzi sono protagonisti, al loro fianco ci sono i ricercatori del laboratorio di “Scuola e cittadinanza democratica“ della Bicocca, guidati da Franco Passalacqua. "Facciamo ricerca con le scuole per trovare insieme forme e modi per potenziare il ruolo attivo di bambini e ragazzi – spiega Giulia Pastori, presidente del corso di laurea in Scienze della formazione primaria –. Il ruolo passivo che spesso viene assegnato agli studenti può essere causa di demotivazione, abbandono o comunque di una frequentazione della scuola senza una reale partecipazione". Si rilancia la sfida, tra pari che devono trovare la strategia giusta per relazionarsi con gli altri.
"E lo fanno con una sintonizzazione emotiva molto più efficace di quello che un adulto può fare, perché hanno una prossimità maggiore, sono loro stessi studenti – continua Pastori –. Si sottostimano tantissimo le loro risorse. Sanno fare molto di più di quello che chiediamo: progettano, propongono, conducono attività in autonomia". E così i ragazzi del Volta creano giochi matematici a squadra per gli alunni del Galvani, il Torricelli campus multisport. E si interrogano pure sulla valutazione mentre i più piccoli promuovono i giovanissimi maestri: "Mi hanno ’preso’ tantissimo, nonostante io abbia una soglia dell’attenzione bassissima", confessa un alunno delle medie mentre i compagni chiudono con una domanda: "Quando tornate?"