Altri rider restano nel limbo. Accordo Mymenu-Just Eat. È corsa per ricollocarli

Licenziamento collettivo per 120. Il Ceo: al lavoro per ridurre l’impatto. Il rebus dei contratti, trattative con i sindacati. Deliverance: ennesima beffa.

Altri rider restano nel limbo. Accordo Mymenu-Just Eat. È corsa per ricollocarli

Altri rider restano nel limbo. Accordo Mymenu-Just Eat. È corsa per ricollocarli

di Andrea Gianni

MILANO

L’ennesima operazione, nel risiko delle consegne a domicilio, si traduce in una corsa contro il tempo per ricollocare i rider coinvolti. Nelle scorse settimane è stato firmato un accordo fra Just Eat e la società italiana Mymenu, controllata dal Gruppo Pellegrini. Mymenu ha "chiuso il servizio dedicato ai privati" cedendo quindi a Just Eat pacchetto clienti e partnership con i ristoranti. Un subentro che, però, non è indolore, con una procedura di licenziamento collettivo che ha coinvolto circa 120 persone fra impiegati e rider e un conseguente tavolo aperto con Cgil, Cisl e Uil in vista della chiusura del servizio prevista per il 31 dicembre. "A una trentina di dipendenti della sede – spiega Edoardo Tribuzio, fondatore e Ceo di Mymenu – è stato proposto il ricollocamento all’interno di Pellegrini armonizzando i contratti. Il 90% ha accolto favorevolmente le proposte". Percorso più complicato per i rider. Sono in tutto una novantina: 23 inquadrati come dipendenti in sei città, tra cui Milano, mentre gli altri lavorano con un contratto di collaborazione.

"Non c’è un passaggio automatico in Just Eat – spiega Tribuzio – ma una corsia preferenziale nelle candidature. Molti di loro hanno già fatto i colloqui con Just Eat, spetta a loro decidere se accettare o meno la proposta". Si è discusso anche di un possibile ricollocamento dei rider, con mansioni diverse, all’interno del gruppo Pellegrini. Questioni al centro degli incontri in corso in questi giorni fra Mymenu e i sindacati - l’ultimo si è svolto ieri - con l’obiettivo di arrivare entro Natale a un accordo che riduca l’impatto sull’occupazione. "L’unica prospettiva data è quella del licenziamento con la possibilità di ricandidarsi senza alcuna garanzia in Just Eat – attacca il sindacato Deliverance Milano – ma non alle stesse condizioni economiche. Mymenu infatti dal 2022 applica un accordo migliorativo rispetto al contratto adottato da Just Eat". Altri rider restano quindi in un limbo, dopo l’addio al mercato italiano di piattaforme come Uber Eats, Gorillas e Getir.