ANDREA MORLEO
Cronaca
Editoriale

L’Ambrogino sale in cattedra

Tra i candidati agli Ambrogini 2024 c’è anche il preside Nunzio Barrella, proposto per la civica benemerenza “per il suo impegno nella difesa delle istituzioni scolastiche e dei valori democratici”. 

Lo scorso marzo il dirigente del liceo classico Parini, durante l’ennesima occupazione, prese un microfono e dalla finestra del suo ufficio si rivolse agli studenti in picchetto di fronte alla scuola in via Goito urlando loro: “Sono un prigioniero politico: viva la libertà, viva la democrazia, siete dei fascisti”.

La notizia della candidatura ha colto di sorpresa Barrella, allora “bacchettato” dal sindaco Sala che aveva definito quell’uscita fuori luogo. Il preside però non ha cambiato di una virgola la sua posizione: “Ho usato un linguaggio colorito sì perché volevo attirare l’attenzione dei ragazzi e spiegare loro che, impedendo ad altri di entrare, stavano usando metodi antidemocratici”.

Le regole vanno rispettate. Sempre. “Ho fatto solo il mio lavoro”, spiega oggi. Merce rara in un mondo in cui tutti dicono quello che gli altri vogliono sentirsi dire c’è ancora chi, per fortuna, dice quello che pensa. E, soprattutto, si comporta di conseguenza. Da educatore, ha impartito una grande lezione ai suoi ragazzi. E a tutti noi.