San Siro, ambulante picchiato fuori dallo stadio: condannato a 2 anni e 4 mesi ultrà dell’Inter

Il giudice ha riconosciuto la violenza privata e le lesioni aggravate, ma non l’aggravante dell’odio razziale chiesta dall’accusa in quanto la vittima era napoletana

La Curva Nord interista a San Siro

La Curva Nord interista a San Siro

Milano – Per il pestaggio di un ambulante, per altro anche asmatico, che stava vendendo fotografie di calciatori e altri gadget davanti allo stadio Mezza, prima della partita di Champions League Inter-Liverpool di due anni fa, è stato condannato in abbreviato a due anni e quattro mesi di reclusione, uno dei complici di Andrea Beretta, lo storico leader della curva Nord interista già sotto processo per la vicenda.

A deciderlo è stato oggi il gup Glulio Fanales, al termine del processo con rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena). Il giudice ha riconosciuto l'ultrà neroazzurro responsabile di violenza privata e lesioni aggravate escludendo però le aggravanti contestate della Procura dell'aver agito per futili motivi e con finalità di discriminazione e odio razziale.

L'episodio risale al 16 febbraio 2022. Beretta, mentre era al 'baretto’ di San Siro con altri tifosi, dopo aver sentito la voce dell'ambulante e in particolare il suo accento campano, ricostruisce il capo di imputazione, si sarebbe alzato e, con la complicità di alcuni amici, ha preso a calci e pugni il malcapitato, per giunta strappandogli di mano lo spray medicinale che usava per prevenire gli attacchi di asma. L'ultrà condannato oggi aveva immobilizzato la vittima poi picchiata da Beretta fino a fratturagli una gamba e a provocargli un trauma cranico con contusioni e abrasioni varie.

Il capo della curva Nord, che per la vicenda era finito agli arresti domiciliari, prima di colpire l'ambulante avrebbe anche detto: ‘Noi siamo della curva, qua i napoletani non li vogliamo’. Da qui l'originaria contestazione dell'aggravante razziale ora caduta.

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