Milano, 26 luglio 2023 – "Infermieri italiani impegnati in prima linea anche nel volontariato", in grado "di svolgere un ruolo etico-sociale di fondamentale importanza, a supporto dei soggetti indigenti e meno fortunati". Con queste premesse, "nella periferia di Milano è nato il primo progetto di un ambulatorio infermieristico totalmente gratuito a disposizione" delle persone più fragili, "di coloro che hanno bisogno di cure, ma non hanno medico di base o tessera sanitaria, e vivono ai margini della società. A realizzarlo l'associazione Ali di Leonardo, fondata da Maria Gabriella Scrimieri, a sua volta infermiera, da sempre impegnata nel volontariato. A lei va il nostro plauso". Commenta così Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato degli infermieri Nursing Up, l'iniziativa nata a Milano.
Un progetto, aggiunge, che "merita doverose riflessioni sul ruolo che i nostri operatori sanitari sono in grado di svolgere e su quanto la politica dovrebbe e potrebbe fare molto di più per mettere nella condizione gli infermieri di esprimere al meglio le proprie capacità al servizio della collettività".
135 pazienti delle case popolari
L'ambulatorio infermieristico di volontariato, che "oggi conta 135 pazienti delle case popolari", è "in un appartamento in via Molise - spiega De Palma - Qui fanno tutto o quasi gli infermieri volontari: si occupano di malati cronici, persone affette da disturbi psichiatrici, diabetici. Le attività vanno dalla misurazione della pressione sanguigna a quella della glicemia. Il contatto con i professionisti medici, nei casi più seri e di loro competenza, sia chiaro, è sempre costante", puntualizza.
Secondo ambulatorio a Ponte Lambro
A questo ambulatorio, riferisce il rappresentante sindacale, "ne seguirà a breve un secondo. A settembre, infatti, l'associazione Ali di Leonardo conferma che inaugurerà il nuovo ambulatorio nelle case popolari di Ponte Lambro. Gli infermieri italiani ci sono e non fanno mai mancare il proprio supporto laddove c'è più bisogno di loro. Si fa tanto parlare della necessità che la politica contribuisca con azioni concrete a rilanciare la nostra professione agli occhi dei cittadini - conclude De Palma - a cominciare dalle università, passando attraverso una indispensabile valorizzazione economico-contrattuale".
Carenza medici di base: i dati di ‘Ali di Leonardo’
Dalla ricognizione fatta presso tutte le Ats, “si rileva che mancano 1.326 tra medici di medicina generale e pediatri sul territorio lombardo: il dato è in crescita rispetto ai 1.166 del 2022 e ai 964 del 2021 (il dato è riferito al 24 mar 2023) – scrive Le Ali di Leonardo per presentare il progetto dedicato alle Case popolari -.La stima spannometrica dice che per ogni 3 medici di medicina generale che vanno in pensione, ne entra uno. Un grosso problema, se consideriamo che entro il 2026 dovrebbero andare in pensione quasi 2500 medici di base e pediatri di libera scelta in Lombardia, che rischia di accrescere la carenza del 10-15% (dato 2021) che si riverbera soprattutto su chi abita nelle zone periferiche”.
La Lombardia è comunque la regione più penalizzata: “É soprattutto il Nord, a eccezione del Piemonte, a registrare la carenza di personale: in Lombardia tra il 2019 e il 2021 sono stati persi 317 medici di medicina generale e 44 pediatri libera scelta”, mentre c’è un “allargamento del mondo privato. Mancano i medici di base, pazienti costretti a rivolgersi al servizio di continuità assistenziale. Solo a titolo di esempio, dopo alcuni pensionamenti a fine 2022, in alcune zone come Legnano e Rescaldina, ai pazienti è arrivata l'indicazione, in assenza di medici nell'ambito, di rivolgersi alla ex guardia medica”.