
di Marianna Vazzana
Il fascino immutato della palazzina Liberty del 1905, che nel secolo scorso appariva su cartoline e pubblicità di amari, persino sulla copertina di una rivista con in primo piano cittadini in bicicletta, troverà nuova luce grazie al futuro Consolato generale degli Stati Uniti a Milano che sta per prendere vita nell’area dell’ex Tiro a segno di piazzale Accursio. Ieri, la cerimonia di inizio lavori con i primi colpi di vanga simbolici per la realizzazione del complesso su una superficie di 10 acri, oltre 40mila metri quadri, da inaugurare nel 2025. Il budget è di 351 milioni di dollari, con una ricaduta sull’economia di Milano e del Nord Italia stimata attorno ai 65 milioni di dollari. Il progetto prevede il restauro e la ridestinazione dell’iconica palazzina Liberty, del cortile (che saranno aperti al pubblico e ai quali si affiancherà uno specchio d’acqua) e della piazza d’Armi. Da costruire, la nuova palazzina di uffici: la facciata avrà una struttura a pannelli di pietra mentre lo spazio interno ospiterà ambienti di lavoro. Un edificio “green“, che non richiederà quasi nessun tipo di energia da combustibile e fossile.
Lo storico poligono, un tempo di proprietà di Comune e Demanio, "sarà un luogo di interazione e dialogo, con un bar e spazi dedicati all’arte (con una collezione permanente, ndr) e alla cultura", hanno spiegato il console generale degli Stati Uniti a Milano, Robert Needham, e l’incaricato d’affari dell’Ambasciata a Roma, Thomas Smitham. L’iter per l’acquisizione del sito, in disuso dagli anni Settanta, da parte del Governo Usa è cominciato nel 2008. Nel 2017, il Bureau of overseas building operations (Obo) del Dipartimento di Stato ha incaricato lo studio newyorkese SHoP Architects di agire da progettista principale, mentre i lavori di costruzione sono stati assegnati a Caddell Construction Company. "Dopo la pandemia, l’interscambio tra la Lombardia e gli Usa è aumentato del 19 per cento. E la Lombardia è la Regione dove hanno sede il maggior numero di aziende Usa rispetto al resto del nostro Paese", il commento del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. "Questo luogo è significativo – parole del sindaco Beppe Sala –, ricordo che 5 partigiani furono fucilati dai nazifascisti all’ex poligono il 31 dicembre del 1943 perché difendevano i valori di libertà, democrazia e pace. Gli stessi per cui combatte il popolo ucraino (il cui Consolato è qui vicino, in via Di Breme). Si rinsalda la collaborazione tra Milano e gli Usa".