Gli studenti dell’istituto Leonardo Da Vinci si ritrovano prima dell’alba, per dedicare l’anno scolastico a Sofia Castelli con un gesto simbolico e collettivo. Alle 5,40 l’incontro in piazza Castello, davanti al municipio, e poi un momento di raccoglimento e ricordo a partire dalle 5,58, l’ora della sua ultima foto pubblicata nelle storie di Instagram, prima di essere uccisa dall’ex fidanzato Zakaria Atqaoui. "Vogliamo iniziare l’anno con un gesto simbolico, per tenere sveglie le nostre coscienze e per dire che la scuola può essere il luogo privilegiato dove imparare, condividere pensieri, riflessioni e costruire una società migliore", ha spiegato il rappresentante degli studenti del Da Vinci, Takla Moris.
L’appuntamento
Nei giorni scorsi gli alunni delle superiori colognesi avevano anche invitato i docenti, i genitori e tutte le classi di ogni ordine e grado della città a ritrovarsi davanti a Villa Casati. Un invito che la dirigente scolastica Graziella Ercoli aveva ufficializzato, scrivendo ai presidi anche delle superiori Besta e Maxwell di Milano, che hanno visto sui banchi Sofia e suo fratello. "Sofia, con il suo nome e con il suo ultimo post all’alba di un nuovo giorno, sembra invitarci a considerare il valore della sapienza, dell’educazione, della cultura – ha sottolineato Moris –. Un inizio d’anno in suo nome, perché l’educazione e la cultura siano gli strumenti di non violenza, prevenzione e consapevolezza".
Il messaggio
Un minuto di silenzio, alle 5,58, e poi la catena umana di solidarietà perché "la sua alba sconfiggerà il buio". Come per la fiaccolata, organizzata in agosto sempre dagli studenti del Da Vinci, anche stavolta l’amministrazione comunale ha voluto partecipare in prima fila, "per non dimenticare e per tenere sempre vive le nostre coscienze sul grave problema della violenza di genere", come ha commentato l’assessora Loredana Manzi, e "per dire basta ai femminicidi ed educare al rispetto delle donne", come hanno rimarcato gli esponenti di “Cologno solidale e democratica“.
Chi era
Studentessa universitaria, iscritta a Sociologia, la 20enne è stata uccisa nel sonno il 29 luglio dall’ex fidanzato, che si era introdotto nell’appartamento di Sofia di corso Roma, dopo averle rubato le chiavi, approfittando anche dell’assenza dei genitori. La studentessa aveva trascorso una serata in discoteca e poi era rientrata con l’amica Aurora, che era rimasta a dormire da lei, in un’altra stanza, mentre Atquaoui le infliggeva diverse coltellate alla gola.