
Federica Giuffrida e Robin Kent
Milano - "Immagina di avere una relazione a distanza. Ora immagina che il tuo ragazzo viva a più di 10.000 km da te e che dobbiate sempre pianificare dove, quando e come vi rincontrerete. Ma ti va bene così, perché sei disposta a tutto pur di stare insieme. Ora immagina che ci sia una pandemia e che non ti sia permesso di uscire dal tuo Paese. Incontrare la persona che ami diventa ancora più complicato o addirittura impossibile a meno che tu non sia sposato". Federica racconta così l’assurdo limbo nel quale lei e il suo fidanzato Robin, australiano, sono rinchiusi, o per meglio dire intrappolati, da quel mese di febbraio del 2020, quando l’esplosione del Covid19 ha cambiato il mondo e ha bloccato quasi completamente gli spostamenti. Da allora, ossia esattamente un anno e mezzo fa, la studentessa milanese Federica Giuffrida, 25 anni, e il suo fidanzato, Robin Kent, studente di ingegneria di 27 anni, non si sono mai più incontrati. Il loro amore è rimasto sospeso nell’etere, consumato solamente nelle lunghe videochiamate e in chat perché, alla stessa stregua del turismo, i “viaggi per amore” con alcune nazioni del mondo non hanno mai ripreso.

“Love is not tourism” è diventato i loro motto - e quello di decine di migliaia di persone in tutto il mondo - impossibilitate a incontrarsi da mesi a causa di ripetuti lockdown e di prescrizioni nazionali che di fatto tengono chiusi i confini a chi non è un familiare. "La situazione è davvero paradossale – racconta Federica – L’Australia e pochi altri Paesi nel mondo tengono completamente chiuse le loro frontiere, ciò impedisce il mio ingresso, ma soprattutto impone regole inapplicabili. Per uscire dal suo Paese, Robin dovrebbe avere un’autorizzazione, chiamata exemption, che fino ad ora non gli è stata rilasciata. Senza contare che, una volta uscito, la legge gli imporrebbe di rimanere almeno tre mesi fuori dal suo Paese. Ciò sarebbe dannoso per i suoi studi. Al momento sto cercando io di entrare in Australia, ma senza successo, perchè non sono ancora riuscita ad ottenere l’autorizzazione all’ingresso".
Federica , che studia in Inghilterra, aveva conosciuto il suo fidanzato in Giappone nel 2018, mentre si trovava lì per studiare. Da allora è cominciata una relazione itinerante che li ha visti incontrare un po’ in tutto il mondo. Dal Giappone all’Austrialia. Poi, a gennaio 2020 i due si sono incontrati in Inghilterra, dove Federica sta frequentando un master a Leeds. Il loro saluto doveva essere un semplice arrivederci, invece si è trasformato in un incubo. "È già difficile pensare che ci si può vedere solo dopo diversi mesi – spiega -. Ma lo si accetta. Quando è scoppiata la pandemia avevo già in tasca i biglietti per andare da lui a Melbourne. Avevamo progettato il mio trasferimento da lui. E forse, se avessi avuto qualche settimana in più di tempo, a questo punto sarei in Australia con lui".
Proprio in Austrialia , già dal 2020 è nato un movimento che ha posto all’attenzione della politica questo tema, cercando di evidenziare l’assurdità di un blocco che sarebe facilmente removibile con una modifica alle norme sullo stato di emergena per il Covid. Ci sono state manifestazioni ed è stata avviata una petizione online che Federica ha amplificato anche in Italia attraverso i social. "Sappiamo che alcuni politici si sono presi a cuore questo tema, ma in realtà non c’è un reale interesse da parte del governo australiano . Ciò che non si comprende è che questa situazione ha cancellato la libertà di pianificare il futuro a tante coppie come la nostra. Ed è questo che sta logorando la salute mentale di chi ha una relazione a distanza come la mia: non avere la più pallida idea di quando rincontreremo i nostri partner". I Paesi nel mondo che ancora tengono chiuse le frontiere ai “turisti” sono diversi. Australia e Nuova Zelanda sono tra quelli che hanno issato le barriere più ferree. Poi ci sono il Canada, Singapore e Taiwan che ufficialmente non permettono l’ingresso ai turisti. Persino il Giappone, che sta ospitando Olimpiadi e Paralimpiadi, ha formalmente sospeso gli ingressi per turismo fino almeno al termine delle gare.