Analizzati i dispositivi di Luca Ruffino a Milano: cercano le risposte i familiari

La procura di Milano sta effettuando copie forensi di dispositivi elettronici di Luca Ruffino, morto suicida il 5 agosto. I pm cercano elementi utili per capire l'inspiegabile suicidio. Non è emersa alcuna malattia grave.

Un telefono, un tablet e tre chiAvette usb potrebbero contenere le risposte che cercano i familiari di Luca Ruffino, per i quali il suicidio del presidente di Visibilia Editore resta ancora "inspiegabile". Ma oltre a loro, anche la procura di Milano vuole vederci chiaro e per questo ieri sono state effettuate le copie forensi dei dispositivi elettronici del manager. Sulla morte di Ruffino, che si è sparato un colpo di pistola nella sua abitazione lo scorso 5 agosto, i pm milanesi hanno aperto un fascicolo per istigazione al suicidio e nei prossimi giorni sarà analizzato tutto il materiale elettronico, alla ricerca di scambi di messaggi e altri elementi utili, con tutte le garanzie previste, evitando di acquisire eventuali comunicazioni con parlamentari, per le quali servirebbe una richiesta di autorizzazione a procedere. Dai primi esiti dell’autopsia, non è emersa alcuna grave malattia di cui avrebbe sofferto l’imprenditore.