Il Consiglio regionale ha respinto le mozioni presentate da Pd e Movimento 5 Stelle a sostegno di una legge sullo Ius Scholae nell’ordinamento italiano. Quaranta i voti contrari, 26 quelli favorevoli, un solo astenuto. Il centrodestra ha votato compatto contro le mozione, inclusa Forza Italia, che solo poche settimane fa, a livello nazionale, aveva invece promosso il dibattito sullo Ius Scholae disorientando Fratelli d’Italia e Lega. "Il nostro voto contrario condanna la volontà di certa politica di usare i diritti come slogan. Perché se così non fosse, non si spiegherebbe perché il M5S e il Pd non abbiano cercato preventivamente un dialogo con noi per un obiettivo comune – dichiara il capogruppo di Forza Italia, Fabrizio Figini –. Mozioni come queste servono a provare goffamente a spaccare la maggioranza. Lo Ius Scholae è una riforma necessaria che richiede la giusta attenzione e sensibilità, e in quanto tale non liquidabile con due atti distinti che non sono riusciti neanche a unire l’opposizione". "Forza Italia – contrattacca Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Consiglio regionale – deve decidere cosa vuol fare davvero sul tema della cittadinanza. La legge italiana va cambiata, il Consiglio regionale aveva la possibilità di mandare un segnale al Parlamento e cinicamente ha deciso di non farlo anche per via del comportamento contraddittorio di Forza Italia che ha, nei fatti, bocciato l’idea di introdurre lo Ius Scholae". "Il Consiglio regionale ha dimostrato ancora una volta di non poter andare oltre le appartenenze politiche – sottolinea Nicola Di Marco, capogruppo del M5S –. Forza Italia ha sconfessato la proposta avanzata dal suo stesso ministro, Antonio Tajani, cedendo ai diktat di Lega e Fratelli d’Italia . Siamo di fronte a proposte balneari: l’anno scorso la tassa sugli extra profitti, ora lo Ius Scholae".
Gi.An.