I contagi aumentano rapidamente. E di conseguenza torna a farsi sentire la pressione sugli ospedali: per adesso, la situazione nelle Terapie intensive resta sotto controllo, ma i reparti stanno iniziando a riempirsi di malati Covid. Ieri è arrivato il primo segnale di sofferenza dal Sacco, che ha deciso di chiudere l’accettazione al 118 per i malati di pneumologia e dirottarli su altri ospedali milanesi. Da oggi, invece, scatterà lo stop temporaneo all’accettazione di alcuni ambiti chirurgici per riorganizzare le degenze, con trasferimento in altri istituti clinici dei malati urgenti non Covid con altre patologie internistiche. "Sulla base di quanto richiesto dalle linee regionali – ha spiegato la direttrice sanitaria Lucia Castellani – dobbiamo accogliere i pazienti Covid, e per questo da oggi (ieri, ndr) dobbiamo chiudere l’accettazione dei malati urgenti di pneumologia, e da domani (oggi, ndr) quella per i pazienti gravi non Covid di altre specialità internistiche. Sono temporaneamente sospese anche le accettazioni in alcuni ambiti chirurgici per riorganizzare le degenze. Al Fatebenefratelli, invece, si continuano ad accettare tutti i malati". Del resto, è indubbio che "negli ultimi tre giorni la pressione sui due ospedali sia aumentata parecchio per la crescita dei malati: attualmente abbiamo 100 pazienti Covid ricoverati, più qualcun altro in attesa di avere un posto letto", ha aggiunto Castellani.
Per quanto riguarda i pazienti positivi pauci-sintomatici, tra cui vi sono molti anziani ospiti delle Rsa già arrivati nelle scorse settimane, "all’interno dell’ospedale Sacco c’è un reparto dedicato a questo tipo di pazienti – la chiosa –. Dalla scorsa settimana, abbiamo iniziato a riorganizzarci destinando più posti letto ai malati di Covid e ci stiamo adoperando per poter curare anche gli altri pazienti gravi non Covid".