
Andrea Berton (Archivio)
Bandito dal Lago di Como: accade ad Andrea Berton, chef friulano trapiantato a Milano, titolare del ristorante stellato nel quartiere di Porta Nuova Varesine. La “disavventura” – il divieto di presenza durerà fino alla fine di quest’anno – viene dalla contestazione della presunta violazione di un patto di non concorrenza con il ristorante di un lussuoso hotel sul Lario.
L’intoppo rappresenta un incidente di percorso in una carriera costellata di successi.
La formazione
Andrea Berton – si legge nella pagina a lui dedicata sul sito del ristorante milanese che porta il suo nome – nasce in Friuli nel 1970. Il suo maestro è il pioniere della cucina italiana contemporanea, il leggendario Gualtiero Marchesi, che lo accoglie nella brigata del suo locale in via Bonvesin de la Riva.
Da qui parte un tour formativo nei migliori ristoranti del mondo: le tappe sono Mossiman’s a Londra, l’Enoteca Pinchiorri e Firenze e, in chiusura, il Louis XV di Montecarlo sotto la guida di un altro monumento della cucina mondiale, Alain Ducasse.
Prima stella e ritorno a Milano
Imparata l’arte, Berton decide di camminare con le sue gambe. Dal 1997 al 2001 è chef alla Taverna di Colloredo di Monte Albano, guadagnando la sua prima stella Michelin. Il richiamo di Milano, però, è forte: Berton lascia il Lazio e torna da Marchesi come Executive Chef del gruppo.
Il cuore della sua attività è sotto il Duomo. Nel 2005 inizia la collaborazione con il Ristorante Trussardi alla Scala dove ottiene numerosi riconoscimenti quali la prima stella Michelin nel 2008 e la seconda nel 2009, le tre Forchette dal Gambero Rosso nel 2010 e tre Cappelli nella guida dell’Espresso nel 2011.
Non solo ristoranti
Conquistate medaglie di prestigio in cucina, Berton amplia il raggio del suo impegno. Nel 2012 –è sempre il sito del suo ristorante a raccontarlo – decide di dedicarsi a consulenze nel posizionamento, nell’ideazione e nello sviluppo di progetti di ristorazione di qualità. Con un gruppo di soci a settembre 2012 apre Pisacco Ristorante e Bar. Nel luglio 2013 è la volta di Dry Milano Cocktail&Pizza.
La sua creatura
A questo punto lo chef friulano è pronto per concretizzare il progetto di una vita: nel dicembre 2013 apre il ristorante Berton, nel quartiere rinnovato di Porta Nuova Vigentina, fra i simboli della Milano che guarda con fiducia ed entusiasmo all’Expo 2015. Linea guida del locale di via Mike Bongiorno è la scelta di presentare “piatti moderni” con una valorizzazione degli ingredienti di base, e la rivelazione di alcuni ingredienti poco conosciuti. Il ristorante si caratterizza per una cucina dove i sapori sono sempre riconoscibili al palato. Grande importanza all’interno del menu ha il brodo che, nobilitato a piatto vero e proprio, rappresenta la massima sintesi dell’ingrediente principale di ogni piatto.
Stella bis e altri titoli
A riprova della grande dedizione e professionalità dello Chef, nel novembre 2014, a neanche un anno dall’apertura del suo ristorante, Berton ottiene una stella Michelin. Nel marzo 2015 Berton viene nominato ambasciatore Expo e nel 2016 ottiene 18 su 20 punti dalla Guida Espresso, le tre forchette del Gambero Rosso. Nell’ottobre 2016 ottiene i tre cappelli della Guida ai ristoranti d’Italia de l’Espresso oltre al premio Riso Scotti “il Risotto dell’anno”. Ad aprile 2017, insieme al gruppo di soci con cui aveva aperto il fortunato format Dry Milano Cocktail & Pizza, lo chef inaugura il Nuovo Dry Milano, in viale Vittorio Veneto 28 a Milano.