REDAZIONE MILANO

Angolo cieco, il Tar dà (ancora) ragione al Comune

Il Tribunale amministrativo "salva" per la seconda volta il provvedimento del Comune che ha sancito l’obbligo per i proprietari di...

Il Tribunale amministrativo "salva" per la seconda volta il provvedimento del Comune che ha sancito l’obbligo per i proprietari di...

Il Tribunale amministrativo "salva" per la seconda volta il provvedimento del Comune che ha sancito l’obbligo per i proprietari di...

Il Tribunale amministrativo "salva" per la seconda volta il provvedimento del Comune che ha sancito l’obbligo per i proprietari di mezzi pesanti di dotare i loro veicoli di sensori che disinneschino la pericolosità dell’angolo cieco, fatale in diverse occasioni per pedoni e ciclisti. La contesa legale ha vissuto un primo tempo l’anno scorso, quando alla fine il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato da autotrasportatori e aziende di bus turistici, ritenendo corretto il percorso seguito da Palazzo Marino. Tuttavia, Sistema Trasporti, l’associazione di categoria fondata da Francesco Artusa (nella foto), è tornata alla carica dopo aver ricevuto dal Ministero dei Trasporti una nota che spiegava che "ogni prescrizione inerente l’adozione di dispositivi di marcia è riservata alla competenza dello Stato, e non può spettare agli enti locali".

A quel punto, è stato chiesto al Comune di annullare il provvedimento sui sensori in autotutela, tenendo in considerazione proprio quel parere, ma l’amministrazione ha detto "no". Così è scattata la nuova causa al Tar, che ieri ha dato torto ai ricorrenti. Di "sentenza surreale" parla Artusa: "I giudici ci danno ragione nei fatti, ma non accolgono l’istanza perché sostengono che si è già espresso il Consiglio di Stato".

N.P.