ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

L'oasi del fresco è in piazza Po: al chiosco di "Franco", il cocomeraio dei vip / FOTO

Ha aperto nel 1991 ed è uno degli ultimi rimasti a Milano: da lui passano divi della Tv e calciatori, ma anche tanti che cercano un piatto di frutta per rinfrescarsi

Fette d'anguria nel chiosco di "Franco" in piazza Po aperto dal 1991

Milano, 7 agosto 2018 - Quando Francesco Pecorella, per tutti Franco, ha aperto l’«Oasi del Fresco», nel 1991, a Milano i cocomerai erano più di venti. Oggi sono rimasti in tre. Il baracchino in piazza Po non è il più storico ma è, probabilmente, il più famoso. Noto come «chiosco dei vip», è facile incontrare, soprattutto la sera, personaggi come Ezio Greggio, Nicola Savino, Valerio Staffelli, Massimo Boldi, Stefano De Martino. I comici di Zelig. O i calciatori, come l’ex portiere dell’Inter Julio César. Paola Di Benedetto, ex naufraga dell’Isola dei Famosi, ha pure postato un video sui social dove abbraccia Franco: «Bellissima», dice lui che in quell’occasione appare quasi intimidito di fronte all’avvenenza di «Madre Natura». Anche Enzo Iacchetti è un habitué: «Un uomo simpatico per davvero, come appare in tv».

Le specialità con cui Pecorella, che ha 62 anni, delizia la gente, famosa e non, sono due: i piatti di frutta, lavata e tagliata come fossero bocconcini. «Un’invenzione che mi hanno copiato tutti» assicura. E l’anguria. Se ne tagliano almeno 20 al giorno. Franco ha il suo segreto: «La conservo per 12 ore in una ghiacciaia tra acqua gelata e cubetti». Poi viene tagliata con precisione da samurai: le fette sono croccanti. Anche le pesche, i duroni, le prugne sono conservati non nel frigo, come fanno tutti, ma nel ghiaccio tritato che «rinfresca la polpa senza congelarla». «La cosa fondamentale rimane la qualità del prodotto. Io scelgo solo produttori dell’Emilia Romagna per l’anguria. I meloni li faccio arrivare da Mantova, sigillati con la ceralacca che conserva al meglio il frutto». Tanti insegnamenti li ha appresi da suo padre, anche lui fruttivendolo. Franco ha aperto il suo primo baracchino nel 1985 in piazzale Baracca. Dal 1991 è fisso in piazza Po.

Sulla base della sua lunga esperienza consiglia ai lettori di «preferire la frutta di stagione. In questo periodo le pesche, il melone, le prugne, oltre all’anguria. Sì ai prodotti non trattati, anche se deperiscono più facilmente. Meglio scegliere la frutta di prima categoria, sebbene costi un po’ di più». I primi clienti si affacciano già a mezzogiorno. Un piatto di frutta può diventare pranzo, secondo Lorenzo Bonato: «In estate non si ha troppa voglia di cucinare. La frutta sazia in modo leggero». Lui fa tappa fissa all’Oasi da 2 anni mentre Luca Bareno ci viene dagli anni ’90: «Per quanto mi riguarda è il migliore cocomeraio di Milano». L’Oasi del Fresco è aperto sempre dai primi di giugno al 10 settembre, dalle 13 alla 1 di notte, persino a Ferragosto (ma dopo le 15). A settembre potrebbe spuntare una novità: «Ho intenzione, per la prima volta in quasi 30 anni, di tenere aperto il chiosco anche d’inverno» annuncia Pecorella.