LAURA LANA
Cronaca

Anpi e Aned, lettera ai giovani: "Un fiore al cippo dei partigiani"

Una lettera aperta ai giovani della città. L’antifascismo, la guerra, gli scioperi e la deportazione politica. L’Anpi e l’Aned...

Una lettera aperta ai giovani della città. L’antifascismo, la guerra, gli scioperi e la deportazione politica. L’Anpi e l’Aned...

Una lettera aperta ai giovani della città. L’antifascismo, la guerra, gli scioperi e la deportazione politica. L’Anpi e l’Aned...

Una lettera aperta ai giovani della città. L’antifascismo, la guerra, gli scioperi e la deportazione politica. L’Anpi e l’Aned cittadine parlano direttamente alle nuove generazioni, raccontando quel grande sciopero generale dell’1 marzo 1944, durato otto giorni, che bloccò tutte le fabbriche del Nord Italia, compresa Sesto. "La rappresaglia non tardò ad arrivare. I fascisti arrestarono i lavoratori in casa di notte, in fabbrica, per strada e dopo averli incarcerati li consegnarono ai nazisti che li misero nei vagoni piombati e li inviarono nei lager. La maggioranza dei nostri concittadini finì a Mauthausen e nei sottocampi Gusen, Ebensee, Melk, Steyr".

Sesto, che aveva 40mila residenti e 50mila lavoratori nelle sue fabbriche, ha contato 576 deportati di cui 233 deceduti nei campi. "Per questo nel 1976 è stata insignita con la Medaglia d’Oro al valor militare. A questi vanno aggiunti oltre 200 sestesi che chiamati a fare la guerra nei diversi fronti, con l’armistizio dell’8 settembre si rifiutarono di aderire alla repubblica fantoccio di Salò o servire i nazisti. Questi uomini presero la via della montagna aggregandosi ai gruppi partigiani o furono arrestati e internati in Germania. Grazie alle loro scelte abbiamo una costituzione democratica che ha garantito 80 anni di libertà, democrazia e progresso". Così, l’appello in vista del 25 aprile. "Facciamo una visita e portiamo un fiore al cippo dei partigiani e oggi anche Memoriale dove si possono leggere i nomi dei 330 lavoratori morti per mano dei nazifascisti. Essere antifascisti oggi come ieri vuol dire lottare contro ogni regime totalitario, per la libertà, la democrazia e la pace. Contro ogni proposta tesa a modificare i fondamenti della nostra Costituzione". La.La.