SANDRO NERI
Cronaca

Antiriciclaggio, la sede europea contesa. Masciandaro: "Spetta a Milano"

L’esperto di economia monetaria abbraccia la campagna del Giorno. "Un fatto di trasparenza"

Donato Masciandaro, professore di Economia politica all’Università Bocconi ed esperto di e

Milano, 27 giugno 2021 -  Lo dice chiaramente e lo ha anche scritto sul Sole24Ore : "Sarebbe naturale pensare all’Italia - meglio, a Milano - come sede di un’Autorità europea antiriciclaggio". Donato Masciandaro, professore ordinario di Economia politica all’Università Bocconi di Milano, spezza una lancia a favore dell’iniziativa di Antonio Patuelli dell’Abi, che ha chiesto al premier Mario Draghi di candidare l’Italia a sede dell’Authority in uscita da Londra. E anche della campagna del "Giorno", perché sia Milano la città scelta per ospitarla. "L’Italia e soprattutto Milano - precisa - possono dare un contributo importante alla lotta ai crimini finanziari". Professore, molti esponenti politici spingono per Roma o per Napoli. Perché, invece, Milano? "Per un fatto simbolico e per molti motivi di sostanza". Lei ha scritto «sarebbe naturale». "Esatto. Come è stato naturale pensare a Francoforte come sede della Bce perché lì è il simbolo dell’autorità della moneta, così si dovrebbe pensare a Milano se parliamo di contrasto alle attività di riciclaggio. Prima di tutto per un fatto simbolico". C’è un valore simbolico in questa partita? "Milano si è conquistata sul campo, con i morti anche, la competenza su questa materia. Un nome su tutti, Giorgio Ambrosoli. L’eroe borghese che con la sua battaglia e il suo coraggio ha combattuto l’illegalità finanziaria fino a pagare con la vita per le sue scelte". Prima accennava anche a motivi di sostanza. "L’impegno contro il riciclaggio che l’Italia e Milano garantiscono fanno del nostro Paese un modello da imitare. Non è un particolare secondario. Abbiamo bisogno di un’Authority che sia meno nazionale di quelle attuali, perché il riciclaggio è un fenomeno globale, e anche meno eterogenea. Un’Authority di decisa impronta finanziaria piuttosto che di polizia o di natura giudiziaria sarebbe sicuramente efficace. E Milano, capitale finanziaria, saprebbe come organizzarla". I sostenitori di Roma diranno lo stesso... "Se si pensa alla finanza non è a Roma che si volge lo sguardo. Inoltre combattere il riciclaggio è politicamente costoso. Serve un’enclave che dia le maggiori garanzie. E in questo una città distante, come lo è Milano, dai palazzi della politica è l’ideale. Roma ha già la Banca d’Italia, la Uif, il governo e il parlamento. Per ragioni di trasparenza un’autorità antiriciclaggio dovrebbe stare altrove, a distanza da possibili ed eventuali condizionamenti". Tra i rivali, in questa disfida, c’è la Polonia. "Questo mi stupisce. Mi piacerebbe conoscere le ragioni di questa candidatura. Lì non c’è neppure l’euro...". Che possibilità ci sono che la spunti l’Italia? "In altri tempi avrei risposto nessuna. Ma con Mario Draghi presidente del Consiglio può succedere di tutto. Non ricordo un premier italiano così autorevole all’interno dell’Europa".