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Antonio Di Fazio condannato a nove anni: l’accusa è di aver drogato e violentato sei donne

Pena ridotta, per il manager erano stati chiesti 12 anni. In primo grado era stato condannato a 15 anni e 6 mesi

L’imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio

Milano, 5 giugno 2022 - Nove anni di reclusione. Si è ridotta la condanna, nel processo d’appello, per Antonio Di Fazio, il manager accusato di sei casi di violenza sessuale. Il pg di Milano, Laura Gay, aveva infatti chiesto la condanna a 12 anni di carcere riconoscendo la continuazione per tutte le violenze, compreso il caso di una studentessa, conteggiato a parte in primo grado. L'8 aprile scorso in primo grado il gup Anna Magelli, al termine del rito abbreviato, aveva condannato Di Fazio a 15 anni e 6 mesi. In sede d’Appello è stata riconosciuta la continuazione tra i reati, non applicata invece dal gup nel processo di primo grado. 

Inoltre, sempre in Appello, Antonio Di Fazio è stato assolto dal reato di sequestro di persona nei confronti della studentessa 21enne che per prima aveva denunciato l'ex manager nella primavera del 2021. È intervenuta invece la prescrizione per i reati di maltrattamenti, stalking e violenza sessuale nei confronti dell'ex moglie, a sua volta vittima del.'imprenditore.

La donna, assistita dall'avvocato Maria Teresa Zampogna, si era costituita parte civile nel processo. “La cosa scandalosa - ha spiegato il legale dopo la lettura del dispositivo -, non per questa corte, ma per come è stata gestita tutta la situazione della mia assistita è che la giustizia è arrivata troppo in ritardo e quindi è stato dichiarato di non doversi procedere anche per tutti i reati di maltrattamenti e stalking che ha subito. Quindi - ha aggiunto - non ci resta che ricorrere alla Cedu e fare causa allo Stato, che non ha protetto né la mia assistita né suo figlio per tutti questi anni in cui ha chiesto aiuto alle autorità. La giustizia è arrivata troppo in ritardo”.

Attualmente Antonio Di Fazio si trova ai domiciliari in una struttura di cura. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 60 giorni. 

Il legale: “Contiamo di arrivare a pena più equa”

“Non siamo soddisfatti ovviamente perché riteniamo che, pur avendo ottenuto una sensibile diminuzione della pena originariamente inflitta, cioè 6 anni e 6 mesi in meno, riteniamo che manchi ancora un bel delta per arrivare alla pena equa che contiamo di avere”. Così l'avvocato Mauro Carelli, difensore di Antonio Di Fazio, ha commentato la sentenza di secondo grado con cui la corte d'Appello di Milano ha ridotto la pena dell'ex manager a 9 anni. “Andiamo avanti per la nostra strada che è la strada giusta e contiamo di arrivare ad una pena più equa” ha aggiunto.

La denuncia e l’arresto

Di Fazio era stato arrestato nel maggio 2021 dopo la denuncia di una studentessa universitaria di 21 anni che aveva raccontato di essere stata invitata a un incontro di lavoro tra imprenditori per uno stage e di aver perso i sensi dopo aver bevuto un caffè. Si era risvegliata a casa dell’uomo stordita e con addosso i vestiti della sera precedente. La perquisizione domiciliare eseguita, dopo qualche giorno, aveva permesso di ritrovare, nascoste in una nicchia della cucina, due confezioni del medicinale “Bromazepam” (ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine).

Altri casi di violenza sessuale

In seguito alle indagini, erano emersi altri cinque casi di violenza sessuale nei confronti di donne, tra cui l’ex moglie. Il giudice dell’udienza preliminare di Milano Anna Magelli non aveva riconosciuto la continuazione dei reati, che porta a una diminuzione della pena complessiva, ma – essendo alcuni collocati temporalmente in tempi diversi – aveva emesso una condanna per gli episodi contro l’ex moglie, una per la violenza della studentessa di 21 anni e un’altra condanna per gli altri episodi di stupro. 

L’accusa

Per l'accusa l'uomo avrebbe sempre agito con uno schema ben preciso: dopo aver carpito la fiducia delle vittime, le drogava con benzodiazepine e, infine, dava sfogo "alle sue perversioni".  Nell’ordinanza arrivata a fine novembre 2021, la giudice per le indagini preliminari di Milano Chiara Valori aveva definito il comportamento del manager “progressivamente sempre più spregiudicato, pervasivo e violento".

Nel frattempo, già nell’agosto 2021, Di Fazio era stato indagato anche per bancarotta fraudolenta dopo che la Industria Farmaceutica Italiana srl, di cui Di Fazio risultava amministratore di fatto, è stata dichiarata fallita per debiti da oltre mezzo milione di euro.