Milano, 25 luglio 2024 – Ussama Konsowa e Venusia Cuoco avrebbero negato le accuse, accusando a loro volta il conoscente della vittima e sostenendo sia stato lui ad approfittarsi di lei. Così la coppia arrestata l’altro ieri per tentata estorsione aggravata ai danni di una vicina di casa hanno risposto al gip Fabrio Filice che ha convalidato l’arresto e deciso che per ora, Konsowa e Cuoco restano in carcere.
I due sono stati arrestati in flagranza dalle volanti della questura e si trovano in custodia cautelare in carcere dopo che si sono resi protagonisti dell’estorsione ai danni di Ilva Roccuzzo, la donna di 89 anni che abita in una palazzina Aler di via Don Primo Mazzolari alla Barona: la coppia, un italiano di origine egiziana di 44 anni e la compagna italiana di 45 anni, entrambi con precedenti e occupanti abusivi di un appartamento, si sono presentati martedì mattina dopo le 9 sul pianerottolo dell’appartamento della signora, chiedendo insistentemente denaro. Per l’ennesima volta. In un anno infatti, i due sono riusciti a portare via alla signora, invalida e con problemi di vista, più di 4mila euro: per questo già lo scorso ottobre la donna aveva denunciato i due, ritirando poi la querela a marzo a causa delle minacce di morte ricevute dalla coppia.
Martedì mattina, in preda al panico, Ilva ha chiesto aiuto a un suo conoscente,un egiziano di 40 anni, il quale ha chiamato la polizia. Così in via Mazzolari è arrivata una volante dell’Ufficio prevenzione generale e la coppia è finita a San Vittore per tentata estorsione in concorso. Ma Ussama Konsowa e Venusia Cuoco rilanciano a loro volta le accuse nei loro confronti e additano proprio l’amico egiziano di essersi approfittato dell’89enne, che in realtà avrebbe filmato il tentativo di aggressione e chiamato il 112 oltre aver difeso la donna.