REDAZIONE MILANO

Anziani ingannati dal venditore. La battaglia per annullare il contratto

Il finanziamento poi rescisso: hanno approfittato di età e deficit cognitivo

Il finanziamento poi rescisso: hanno approfittato di età e deficit cognitivo

Il finanziamento poi rescisso: hanno approfittato di età e deficit cognitivo

La vicenda, per una volta, ha avuto un lieto finale, perché la banca infine ha annullato il finanziamento e ha restituito la rata già versata, 225 euro. Una battaglia vinta, grazie all’intervento di Federconsumatori Milano, dopo che un’anziana coppia di San Giuliano Milanese è finita nelle mani di un venditore porta a porta che approfittando di "un evidente vizio della volontà sia per età e per deficit cognitivo che per essere stati indotti in errore" ha fatto firmare nell’ottobre del 2023 un contratto collegato a un finanziamento di 4.912 euro da saldare a rate per l’acquisto di un dispositivo medico. Un piccolo apparecchio per la magnetoterapia, per portare avanti una cura a domicilio che permetterebbe di ridurre dolori legati a patologie o all’età avanzata. Il figlio della coppia ha impugnato subito il contratto, inviando una disdetta entro i 14 giorni previsti dal codice del consumo, e rispedendo indietro il prodotto alla casa madre fornitrice.

Il contratto fatto firmare dal rappresentante agli anziani, ignari del finanziamento collegato e della reale entità degli importi, era "generico, lacunoso e privo di molti elementi essenziali per la sua validità". Dopo alcuni mesi di silenzio, però, la banca ha inviato una diffida chiedendo il pagamento delle somme. "Abbiamo inviato a nostra volta una diffida – spiega Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano – e fortunatamente in questo caso la finanziaria ha agito correttamente, perché ha subito annullato il finanziamento e rinunciato a procedere esecutivamente contro. È giusto dare atto, per una volta, di una condotta corretta e trasparente. Invece bisogna rilevare che troppo spesso alcune società operano in modo spregiudicato, estorcendo ad anziani inconsapevoli sottoscrizioni che poi possono diventare un debito".

Nella diffida inviata da Federconsumatori alla banca veniva specificato che "essendo stata la merce restituita e il recesso contrattuale validamente effettuato nei termini di legge, si contesta la validità e l’efficacia del contratto di finanziamento". Uno scarno contratto su una sola pagina che, in questo caso, era stato fatto firmare dal venditore senza la necessaria trasparenza sulle condizioni e fornendo informazioni lacunose, approfittando dell’età avanzata di persone che poi si sono trovate con le rate da saldare ogni mese.

Andrea Gianni