LUCA TALOTTA
Cronaca

Homar Leuci, imprese da togliere il fiato: la storia del campione di apnea laureato

Record di apnea, laurea e master: "Affascinato dai segreti degli abissi"

Homar Leuci in tenuta da immersione (foto Alberto Balbi)

Milano, 22 agosto 2018 - Prima fu il calcio, come tutti i giovani italiani; poi la corsa campestre, lo sport più semplice da praticare. Infine l’acqua, che l’ha reso famoso e consacrato quale migliore italiano di sempre, nonché uno degli atleti di punta a livello mondiale della sua disciplina. Una storia d’amore per i fondali marini, quella di Homar Leuci, che nasce quasi per caso ma si sviluppa senza sosta: milanese di nascita, classe 1976, nel giro di 15 anni è riuscito a diventare una vera e propria icona nazionale di una disciplina troppo poco riconosciuta come tale, l’apnea.

La storia d’amore di Homar e le immersioni comincia solo nel 2003 quando, già ventisettenne, inizia la sua carriera agonistica a suon di primati nell’apnea nazionale prima e mondiale poi. L’ideale partenza per diventare un punto di riferimento sportivo e non solo; perché basta dare uno sguardo al suo personale curriculum per capire che non stiamo parlando di un atleta come tanti altri: laureato in Economia e commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore, un erasmus presso l’Université Lumiere Lyon 2, in Francia, il suo percorso è quello di un campione che si è fatto da solo, che ha unito la sua passione per lo sport ad altro cercando di valorizzare in primis la persona e il suo talento. E dunque è venuto quasi naturale il conseguimento del difficile certificato borsa di Londra qualche anno fa, indispensabile per poter accedere ai broker finanziari della city londinese; o il suo essere oggi impegnato come relatore al master in psicologia dello sport Psicosport ed esperto in tecniche di allenamento fisico e respirazione. Per non farsi mancare nulla ha dato alle stampe anche un libro, “Nuotando con gli squali”, premiato con la medaglia al valore sportivo dal Coni nel 2015. Un percorso alla scoperta di sé stessi e delle proprie potenzialità.

Oggi Homar, che parla correttamente inglese, francese e spagnolo e studia il russo, è a tutti gli effetti l’apneista italiano più profondo di tutti i tempi e il più completo, detentore dei tre record nelle equivalenti discipline dell’apnea profonda, cosa riuscita prima solo ad un mostro sacro della disciplina come Umberto Pelizzari: «L’idea dell’uomo che con un atto respiratorio raggiunge le profondità più segrete degli abissi mi ha sempre affascinato, e più intimamente è la curiosità di spingersi là dove nessuno è mai arrivato che mi ha fatto appassionare a questa disciplina», si legge nella home page del suo sito personale. Lui che, già bagnino di salvataggio della società di Salvamento di Genova, fotomodello professionista ed attore, ora punta a conquistare il cuore dei milanesi e non solo: facendo scoprire una disciplina sportiva, l’apnea, ai più sconosciuta. Ma soprattutto valorizzando l’amore per lo sport e per sé stessi; per uno che, partito da Milano, ha conquistato il mondo.