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Il Comune di Milano lancia la App gay friendly: on line eventi e sconti nei negozi

E' possibile scaricare la App 'Milano gay life' su smart-phone o tablet attraverso il sito internet dedicato. L'assessore D'Alfonso: "Si tratta di un passo piccolo ma significativo che dimostra la volontà della città di essere una realtà priva di ogni discriminazione". Ma non tutti apprezzano: "E' un'operazione ipocrita"

La app creata dal Comune di Milano (Newpress)

Milano, 2 luglio 2014 - Il Comune di Milano ha lanciato una App dedicata alla comunità Lgbt. Attraverso la App è possibile trovare informazioni su eventi "gay friendly" in programma in città e anche ottenere sconti in alcuni esercizi commerciali convenzionati, dai locali notturni fino a palestre, negozi di abbigliamento e centri estetici. L'obiettivo è quello di "far conoscere anche in vista di Expo 2015 una città accogliente e lontana da ogni discriminazione" con un'iniziativa già presente in metropoli come New York, Parigi e Berlino.

E' possibile scaricare la App 'Milano gay life' su smart-phone o tablet attraverso il sito internet dedicato alle attività turistiche di Milano. La app, creata da quattro giovani startupper per iOS e Android, è disponibile in italiano e in inglese. "Si tratta di un passo piccolo ma significativo che dimostra la volontà della città di essere una realtà priva di ogni discriminazione – ha spiegato l'assessore al Turismo Franco D'Alfonso -, grazie a questa app vogliamo dare la possibilità a tutti di scoprire al meglio l'offerta di Milano in un'ottica gay friendly".  ''Milano Gay Life - ha aggiunto la consigliera comunale Rosaria Iardino, membro della commissione Expo - darà anche il benvenuto alle persone omosessuali che vorranno visitarci, soprattutto in vista di Expo 2015''.

Il 'Milano Pride' ha già usato l'app per promuovere gli eventi della settimana scorsa. Ma la novità tecnologica non è piaciuta a tutti. ''E' un'operazione ipocrita: serve solo a promuovere Milano come città per il turismo gay'', ha detto Marco Albertini della rivista 'Pride', che ha lamentato anche il mancato coinvolgimento della comunità commerciale gay nella creazione dell' app. Un' app ''calata dall'alto'' per Cristian Trivellato del club 'Depot', che ''taglia fuori molte realta' gia' presenti sul territorio''.