FEDERICA ZANIBONI
Cronaca

“Quella gara è un mare di movimento terra”: imprenditori in odor di mafia avevano puntato gli appalti delle Olimpiadi

Gli interessi degli imprenditori Scirocco e Bontempo, intercettati dalla Dia. L’accusa: "Intestazione fittizia aggravata dall’aver agevolato la mafia". Sotto la lente il tentativo di Cosa Nostra di entrare in commesse pubbliche

Milano – “Quella gara, se tu la vedi bene, è un bel lavoro, c’è un mare di movimento terra, capito?". Con queste parole, gli imprenditori Francesco Scirocco e Giovanni Bontempo, vicini al clan mafioso dei “Barcellonesi” e arrestati nell’inchiesta della Dia e del Gico della Guardia di Finanza di Milano, commentavano una gara bandita da Infrastrutture Milano Cortina 2026 spa. Anche quella, finita nel loro mirino. Stando agli atti dell’indagine per intestazione fittizia aggravata dall’aver agevolato la mafia, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, i due avrebbero tentato di aggiudicarsi un appalto per "l’affidamento dei lavori" per realizzare il "parcheggio interrato Mottolino località Bondì" a Livigno, in provincia di Sondrio. Il valore totale, tra la realizzazione del parcheggio e quella delle opere connesse, ammontava a oltre 28 milioni di euro.

Gli interessi degli imprenditori Scirocco e Bontempo, intercettati dalla Dia
Gli interessi degli imprenditori Scirocco e Bontempo, intercettati dalla Dia

Attraverso la società Infrastrutture M&B gli imprenditori finiti ieri in carcere avrebbero gestito "la fase esecutiva di numerosi appalti pubblici" aggiudicati alla loro impresa per almeno 250 milioni di euro. Tra questi, Scirocco e Bontempo avrebbero tentato anche di accaparrarsi quello inerente alle Olimpiadi invernali, "con opzione per l’affidamento dei lavori di realizzazione della copertura del fiume Spol e del locale interrato “sala pompe bacino”".

Scirocco, messinese di 59 anni già condannato in via definitiva una decina di anni fa per concorso esterno in associazione mafiosa, a quanto ricostruito dal pm di Milano Silvia Bonardi, "decideva la partecipazione di Infrastrutture M&B, anche in associazione a possibili consorzi" e si sarebbe occupato di "far predisporre, in tutto in parte, l’offerta tecnica da presentare", concordando "con Bontempo i ribassi da applicare". I due erano riusciti a inviare la loro domanda per partecipare in sole 24 ore ma, a quanto ha ricordato anche la stessa società Infrastrutture Milano Cortina 2026, non avevano vinto il bando.

"La società Infrastrutture M&B – hanno affermato in una nota – ha partecipato al bando di gara, procedura aperta a tutti e non a inviti, arrivando terza su complessivamente tre offerte giunte. Si specifica in più che, in conformità alla normativa vigente, accertato il divario delle offerte tecniche e delle offerte economiche giunte, la busta con l’offerta amministrativa della suddetta società M&B è rimasta chiusa: qui – hanno aggiunto – è ipotizzabile che si sarebbero potute evidenziare eventuali anomalie ma ciò non è stato necessario".

La gara era stata definita da Bontempo, 46enne originario di Messina ma residente a Milano, come "un mare di movimento terra" - a quanto emerge dalle intercettazioni - e il 15 dicembre del 2023 ci sarebbe stato un "sopralluogo" nell’area in cui doveva essere realizzato il parcheggio. Lo stesso giorno, i due imprenditori che secondo l’accusa erano "a disposizione" di Cosa Nostra, avrebbero già avuto in mano un documento per l’offerta tecnica della gara, "predisposto da terzi estranei sia ad Infrastrutture che al Consorzio Mediterraneo".

Tra le intercettazioni agli atti del fascicolo, un collaboratore chiedeva a Bontempo: "L’offerta tecnica, chi la prepara?" E l’imprenditore: "È già pronta". Infrastrutture M&B e il Consorzio, quindi, "avrebbero deciso nella data del 15 dicembre 2023 di espletare le formalità per partecipare alla gara" e lo stesso giorno "sembrano avere già in mano un’offerta tecnica pronta per essere consegnata".

Un passaggio, questo, del quale poi le due società si sarebbero occupate il 9 gennaio, quando Scirocco si sarebbe informato con Bontempo, tramite una chat sulla piattaforma Telegram, in merito alla "avvenuta consegna" dei documenti, finendo poi per parlare dell’entità del ribasso dell’offerta. "Sì ma esageri con il 28%", diceva Scirocco. La Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, sempre nella stessa nota diffusa ieri, ha voluto ringraziare "ancora una volta la Dia di Milano per l’enorme e prezioso lavoro che svolge ogni giorno a tutela della legalità. Con le stesse finalità Simico, in stretta collaborazione con tutte le forze dell’ordine, prosegue un proficuo scambio di notizie, dati e informazioni".

L’inchiesta che ha svelato il rafforzamento del "potere economico" di Cosa Nostra entrando in "commesse pubbliche" finanziate con stanziamenti del Pnrr da decine di milioni di euro, ha preso il via grazie ad intercettazioni emerse nell’inchiesta che due anni fa aveva portato all’arresto di un altro imprenditore edile e presunto affiliato alla ‘Ndrangheta. Fondamentali, poi, erano stati i verbali di due pentiti che avevano parlato delle mafie negli appalti pubblici.