REDAZIONE MILANO

Archeologia lombarda, che passione: tris di scavi e progetti degli atenei

Iulm, Cattolica e Statale finanziati dalla Regione Lombardia

IMPEGNO A sinistra gli scavi archeologici portati avanti dai ragazzi della Cattolica durante i quali è stato usato anche un drone

Milano, 29 luglio 2017 - Un'analisi archeologica sul borgo di Castelseprio, una mappatura dei siti di scavo accessibili in Lombardia e un congresso internazionale sulla preistoria e la protostoria della regione. Tre università milanesi protagoniste dei fondi messi a disposizione dall’assessorato regionale alle Culture, guidato da Cristina Cappellini, hanno ricevuto in totale 107mila euro.

La prima iniziativa, messa in atto dalla Cattolica, è la continuazione di indagini e ricerche nel borgo di Castelseprio, nel Varesotto. Una ventina, tra studenti e ricercatori, hanno lavorato per individuare le creste delle mura delle abitazioni medievali fuori dalle mura del Borgo. Tra la vegetazione e un sottile strato di terra ora spuntano qua e là i resti delle antiche case. Castelseprio fu fondato in epoca romana come castrum (accampamento militare) contro le invasioni barbariche. Tra 1285 e 1287 l’insediamento fu raso al suolo dai milanesi. Il professore Marco Sannazzaro parla così dei lavori: «L’anno scorso è stato completato lo scavo di una casa medievale e abbiamo cominciato una serie di ricognizioni nel borgo. Quest’anno abbiamo lavorato all’esterno delle mura, alla ricerca di strutture abitative. Abbiamo realizzato la pulizia superficiale di 3/4 abitazioni e un’attività rilevamento, anche con l’uso di un drone, del rudere della Chiesa di San Paolo che non era mai stata studiata in maniera approfondita».

Il progetto dello Iulm, invece, prevede una campagna di schedatura dei siti archeologici accessibili al pubblico in Lombardia, così da avere dati attendibili e un database completo. A quel punto i risultati saranno messi, con l’ausilio di mappe, sul portale della Regione, del ministero dei Beni culturali e dell’università. Verranno preparate brochure e cartine, oltre a materiale video. Il professor Luca Peyronel spiega che «verranno suggeriti itinerari» e alcuni potrebbero essere «palafitte dell’arco pedemontano, siti Unesco medievali longobardi o centri urbani di epoca romana». E tra i siti meno conosciuti nel database ci sono «le fornaci romane di Lonato del Garda, l’insediamento dei goti a Montabarro, il Parco dell’anfiteatro e l’horreum romano a Milano e le domus romane sotto la Chiesa Rossa». A partecipare all’iniziativa saranno trenta tra studenti e laureati. Il progetto “Preistoria e Protostoria in Lombardia” della Statale «prevede – svela la professoressa Marta Rapi – un congresso a ottobre sul passato della regione». L’assessore Cappellini sottolinea: «Sono soddisfatta dell’esito di questo importante bando col quale finanziamo 23 progetti su quasi tutto il territorio lombardo. Presto presenteremo il nuovo video sui luoghi più significativi per l’archeologia della nostra Lombardia».