Milano, 6 marzo 2025 – Una radiografia (quasi) completa del settore Urbanistica a Palazzo Marino. A partire dai curriculum e dai trascorsi dei professionisti che hanno fatto parte della commissione Paesaggio, in tutte le sue composizioni, a partire dal 2015. Sono a raggio ampissimo gli accertamenti avviati dagli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano.

L’inchiesta che, come primo effetto collaterale, ha portato all’archiviazione forse definitiva del decreto Salva Milano, sembra essere solo all’inizio.
La documentazione
Ieri mattina, mercoledì 6 marzo, contestualmente all'arresto dell'ex dirigente comunale milanese Giovanni Oggioni, i militari delle Fiamme gialle sono andati anche negli uffici comunali per acquisire "le dichiarazioni e le comunicazioni (obbligatorie)" sull'assenza di "conflitti di interesse, anche potenziali" di "tutti i membri delle Commissioni per il paesaggio dal 2015 in poi", ossia di circa una sessantina di architetti.

La Guardia di finanza ha ordinato anche al Comune di Milano, nella "figura del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza", di consegnare tutta una serie di altri documenti, tra cui i "verbali della Commissione attuazione nuovo Pgt".
Le ispezioni
Le perquisizioni, invece, hanno riguardato, in particolare, tra gli indagati, Andrea Viaroli, ex dirigente dello Sportello unico edilizia, e come non indagati la figlia di Oggioni e Regina De Albertis, presidente di Assimpredil.

Quest’ultima, qualche settimana fa, durante un convegno, aveva tratteggiato un quadro a tinte drammatiche per l’occupazione nell’edilizia, invocando una veloce approvazione del Salva Milano, oltre che un intervento più sistematico sulla materia.
Per quanto riguarda i due enti indagati, ossia Abitare In e Assimpredil, invece, le acquisizioni hanno riguardato soprattutto la documentazione interna sui modelli per il contrasto alle condotte corruttive.