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Area B a Milano: niente stop, si parte 1 ottobre. Divieti, regole, Move-In: cosa sapere

Nessuno slittamento per le norme della nuova ztl, il sindaco: "Escluso radicalmente che si possano avviare tavoli a tre giorni dall'entrata in vigore"

Area B le regole

Area B le regole

Milano, 28 settembre 2022 - Nessun passo indietro o "stand by" per Area B. "È escluso radicalmente che si possano avviare tavoli a tre giorni dall'entrata in vigore" ha rbadito il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando la proposta del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dell'Aci di sedersi attorno ad un tavolo per cercare di far slittare i nuovi divieti della ztl che scatteranno dal primo ottobre. "Basta con i tavoli. Questo tema è chiaro da un anno e mezzo e proporre un tavolo una settimana prima vuol dire buttare la palla avanti. Capisco che la politica vive di proroghe, ma io non voglio essere così - ha aggiunto il numero uno di Palazzo Marino - . L'ho detto, l'ho promesso, l'ho chiarito in modo inequivocabile anche nella mia recente campagna elettorale. Se mai bisogna trovare la formula per rendere agevole ha chi ha più difficoltà l'utilizzo dell'Area B, si spiccino a sistemare Move-In (Cos'è Move-In e come funziona) perché lo diciamo da giorni che non funziona come dovrebbe". 

Move-In 

A stretto giro è arrivata la replica della Regione, con le parole dell'assessore regionale all'Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo: "È davvero paradossale che il sindaco Sala si lamenti con la Regione per le supposte difficoltà nell'istallazione di Move-In, che il Comune non ha mai amato - ha detto -.Oggi Move-In, voluto e realizzato da Regione Lombardia, è l'unico strumento offerto ai cittadini, ancor più ai milanesi, per continuare a circolare con il proprio veicolo per un certo numero di km, andando incontro alle difficoltà che le limitazioni del Comune di  Milano sull'Area B stanno creando. Proprio per questo, abbiamo avuto un boom di richieste di installazione di 'scatole nere': nei primi 20 giorni di settembre oltre 22.000, il 150% in più rispetto a tutte quelle avute lo scorso anno. Il 75% di queste richieste è motivato proprio dalla possibilità di entrare in Area B e 2/3 riguardano categorie di veicoli (Diesel Euro5 e Euro4 con Filtro antiparticolato e benzina Euro2) limitati solo dal Comune di Milano. Dunque, il sindaco Sala dovrebbe ringraziare la Regione Lombardia che viene incontro alle richieste e alle necessità dei suoi cittadini, e contribuisce a limitare la pressione di quella che è una vera e propria rivolta contro la scelta di bloccare in tutta l'Area B veicoli comprati nuovi anche solo 5/6 anni fa, che non sono oggetto di limitazione né da parte di Regione Lombardia né delle altre Regioni del bacino padano".

"Per quanto riguarda le installazioni - continua Cattaneo - abbiamo avuto difficoltà con un solo fornitore che è rimasto a corto di black box ed è già stato escluso dalle opzioni di scelta. Stiamo anche cercando di semplificare la procedura informatica di adesione, ma il vero tema oggi è riuscire a smaltire le richieste di installazione che continuano ad arrivare al numero di oltre 1.000 al giorno". "Il Comune di Milano, dunque, invece che criticare si faccia parte attiva: ad esempio avremmo la possibilità - conclude Cattaneo - di istituire una 'giornata di installazione Move-In' in una grande area milanese dove poter chiamare a raccolta tutti gli installatori accelerando le procedure. Il principale fornitore si è già reso disponibile, ma dal Comune non ha avuto risposte. Alla luce di tutto ciò, mi sembra che la Regione sia venuto in aiuto di Milano per cercare di rispondere a un'esigenza reale di moltissimi cittadini; proprio per questo dal sindaco Sala mi sarei aspettato un atteggiamento diverso".

Cosa cambia dall'1 ottobre?

Dall'1 ottobre 2022 partirà a Milano la nuova fase dell'Area B, che estenderà il divieto di circolazione anche alle autovetture per trasporto persone benzina Euro 2 e a quelle diesel Euro 5, con alcune deroghe. All'interno dell'area non potranno cosi' accedere le vetture Euro 0-1-2 benzina, Euro 0-1-2-3-4-5 diesel, Euro 0-1-2-3 a doppia alimentazione gasolio-GPL e gasolio-metano, con alcune esclusioni.

I dati

Secondo l'elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 (www.autoscout24.it) su base dati ACI - Automobile Club d'Italia, con le precedenti e nuove restrizioni, non considerando le auto diesel Euro 5 dei residenti a Milano, in totale si stima che saranno quasi 165 mila (24,2% del totale in circolazione) le vetture che non potranno circolare. E se si considera anche l'hinterland milanese, il numero di auto che non potrà circolare a Milano nelle zone dell'Area B sale a quasi 483 mila, pari al 26,7% del totale. A questi dati, che riguardano gli autoveicoli per trasporto persone, bisognerà poi aggiungere alcune fasce relative ai mezzi per trasporto cose, ciclomotori e motoveicoli e altre categorie di veicoli. 

L'effetto delle limitazioni già esistenti

Ma le limitazioni applicate negli ultimi anni a Milano (Area C, Area B, ecc.) hanno avuto effetti? Secondo l'elaborazione di AutoScout24, il parco circolante resta datato ma i risultati iniziano a vedersi rispetto alla media italiana. Nella città meneghina, infatti, nel 2021 il parco circolante, costituito da 678.839 autovetture, ha registrato rispetto all'anno precedente un calo di oltre 48.200 vetture di vecchia generazione (da Euro 0 a 4), rappresentando il 45,2% del totale circolante (nel 2019 era del 51,4%). Un dato nettamente inferiore alla media italiana (52,9%). Aumenta, invece, di quasi 48.500 il numero di auto con classe di emissione più recente (Euro 6), che passa dal 28,8% del 2019 al 36,4% del 2021. Un trend confermato anche dalle richieste degli utenti su AutoScout24 da inizio anno: oltre la metà ricerca vetture Euro 6 e solo un quinto opta invece per alimentazioni più datate. Sul fronte delle ibride ed elettriche, Milano è una delle città più virtuose sul territorio nazionale, con il 6,4% delle vetture circolanti sul totale (nel 2019 era del 2,8%), mentre a livello nazionale il dato e' fermo al 2,9%. (AGI)