REDAZIONE MILANO

Area B sconosciuta: 152 multe annullate

Un cittadino sanzionato si rivolge al Giudice di pace: dovrà pagare solo la prima contravvenzione

Un cartello stradale ai confini della città che indica l’Area B e l’Area C

Un cartello stradale ai confini della città che indica l’Area B e l’Area C

Gli antichi romani dicevano in latino: "Ignorantia legis non excusat", cioè "l’ignoranza della legge non discolpa". Ma non va sempre così quando si tratta di ricorsi al Giudice di Pace sul fronte delle multe al Codice della strada. Tra le delibere approvate giovedì dalla Giunta comunale, c’è un caso di questo genere seguito dall’Avvocatura di Palazzo Marino.

Un cittadino ha chiesto l’annullamento di 153 verbali di contestazione elevati per ripetute violazioni a norme del Codice della Strada, riguardanti l’accesso con veicolo non autorizzato in Area B, la zona a traffico limitato ai confini della città. Il multato ha sostenuto che la circolazione in Area B è avvenuta "in buona fede, per ignoranza incolpevole della prescrizione", e in un breve arco temporale, ed è cessata immediatamente al ricevimento della notifica dei primi verbali. Lo scorso 11 giugno il Giudice di Pace di Milano ha accolto parzialmente il ricorso, confermando unicamente il primo verbale di accertamento elevato e annullando tutti gli ulteriori verbali, in virtù di "una inconsapevole unitaria condotta di commettere reiterazione della violazione contestata". Risultato finale: una multa da pagare, 152 annullate.

Anzi no, il risultato potrebbe non essere quello finale, perché l’Avvocatura comunale ha chiesto e ottenuto dalla Giunta di proporre appello davanti al Tribunale civile di Milano per riformare la sentenza che ha annullato 152 verbali su 153. Palazzo Marino non si rassegna e probabilmente si appellerà proprio all’antico brocardo latino: l’ignoranza di un provvedimento viabilistico regolarmente approvato e pubblicizzato non dovrebbe essere una buona scusa per non pagare le multe.

M.Min.