NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, i mezzi della ditta di costruzioni non possono entrare in Area B: i vigili restano senza bagni

Via Beccaria, cantieri bloccati dal primo ottobre: i veicoli dell’azienda non rispettano le nuove norme. I sindacati chiedono una deroga per completare l’opera ma il Comuni dice “no”

Il palazzo della polizia locale

I mezzi della ditta non sono più in regola coi divieti imposti da Area B. E i lavori sono fermi da più di un mese. Cioè dal primo ottobre, quando sono entrate in vigore le nuove regole che normano l’accesso alla maxi ztl che comprende quasi tutto il territorio cittadino.

Qual è la sede del cantiere? Via Beccaria 19, sede del Comando della polizia locale. Lì, informano i delegati sindacali, è in corso "da diversi anni" la ristrutturazione degli spogliatoi e dei relativi servizi igienici, che si trovano al piano interrato dello stabile costruito nel sedicesimo secolo e denominato "Palazzo del Capitano di Giustizia". Il restyling, ricostruiscono i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in una lettera inviata ieri al comandante dei ghisa Marco Ciacci, si sono resi necessari "a seguito delle numerose segnalazioni che evidenziavano il pessimo stato d’uso e manutenzione dei locali, in conseguenza anche di svariati e ripetuti allagamenti".

In attesa della fine dei lavori , gli spogliatoi sono stati temporaneamente riallestiti in locali al piano terra e al primo piano. Ora, però, i cantieri si sono fermati. Con un ulteriore problema, non proprio secondario: "Tutti i servizi igienici sul lato degli uffici della Zona 1, della segreteria Comando, dell’ufficio personale, della centrale operativa e dell’Uci risultano inutilizzabili dal momento che le tubature idrauliche sono state rimosse, ma non ancora sostituite, cosicché tutti i lavoratori sono costretti a utilizzare i pochi servizi ancora funzionanti ai piani". Il motivo? La ditta che sta eseguendo i lavori ha mezzi incompatibili con Area B, e di conseguenza gli operai non possono raggiungere via Beccaria.

Da quanto risulta al Giorno, i delegati sindacali hanno chiesto informalmente una deroga all’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, ma la richiesta è stata respinta. Dal Comune tengono infatti a ribadire che le regole valgono per tutti, a maggior ragione per aziende che lavorano per conto dell’amministrazione. Tradotto: è la ditta a dover risolvere il problema.

"Questa impasse è inaccettabile e irrispettosa degli agenti della polizia locale: chiediamo che i lavori vengano completati al più presto", attacca il segretario provinciale del Csa Orfeo Mastantuono. Sulla stessa linea il numero uno del Sulpm Daniele Vincini: "Quanto dovremo aspettare ancora prima che i colleghi possano utilizzare i bagni del Comando?".