MILANO – “Il giudice annulla tutti i verbali. Determina la sanzione di euro 100, oltre alle spese di notifica”. Tradotto: un cittadino che ha collezionato 63 multe per essere passato per motivi di lavoro con il motorino categoria euro 0 in pieno centro (quindi in Area C) nell’autunno del 2021 se l’è viste stralciare tutte tranne una, simbolica, dal Giudice di pace. La sentenza è dello scorso 6 dicembre e a renderla nota è l’avvocato Nicola Castiglioni, del Codacons, che ha difeso il cittadino.
La sentenza “è significativa”, sottolinea il legale. Nel provvedimento si legge che “il ricorrente, non appena ha avuto contezza delle contestazioni elevate, ha provveduto alla immediata rottamazione del motociclo” che era entrato nella Ztl senza le dovute autorizzazioni. Mezzo di trasporto a dueruote che l’uomo utilizzava per raggiungere il posto di lavoro nel periodo Covid, in una finestra temporale in cui le restrizioni si erano allentate. “I verbali risalgono al periodo settembre, ottobre e novembre 2021. In poco più di due mesi il mio assistito ne ha ricevuti 63 e avrebbe dovuto pagare oltre 6mila euro”, spiega Castiglioni.
“In materia di sanzioni amministrative per violazione del Codice della strada – si legge nella sentenza – accade di frequente che l’automobilista commetta nel corso di brevi periodi identiche infrazioni senza avere piena consapevolezza dell’illiceità del proprio comportamento. Laddove l’accertamento non è immediato e avviene attraverso telecamere, la tardività della prima contestazione è spesso causa delle successive”.
Si citano poi l’articolo 8 della Legge 689/81 e l’8 bis. Questo, in particolare “prevede che le violazioni amministrative successive alla prima non sono valutate ai fini della reiterazione quando sono commesse in tempi ravvicinati e riconducibili ad una programmazione unitaria”. Di conseguenza, evidenzia il giudice di Pace, “ritenuto che chi accede più volte in Ztl senza sapere di non poterlo fare sbaglia una sola volta in ragione di tale ignoranza” a parziale accoglimento del ricorso “annulla tutti i verbali impugnati nel presente giudizio”. Applica quindi “solo“ una sanzione di 100 euro, oltre alle spese di notifica dei verbali indicati forfettariamente in 90 euro.
“Durante il periodo Covid e post Covid – commenta l’avvocato Castiglioni – c’è stata grande confusione tra Ztl sospese e riattivate. Questo cittadino, di origine non italiana peraltro, utilizzava il motorino per andare al lavoro e per lui non era semplice capire le dinamiche di accesso. Il giudice ha di conseguenza applicato il principio di buona fede, che comporta il pagamento di un’unica sanzione. Gioca un ruolo importante il fatto che la prima notifica sia avvenuta in là nel tempo rispetto alla violazione: se fosse arrivata subito, non ci sarebbe stato un plurisanzionamento”.