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Per il Tar le decisioni dell’Amministrazione di San Giuliano rispondono all’interesse pubblico
Area ex Pirelli: nella querelle coi costruttori, il tribunale dà ragione al Comune. Con una sentenza dello scorso 10 febbraio, il Tar della Lombardia ha respinto i cinque ricorsi presentati dalla società Master 2, ritenendo legittime le scelte urbanistiche operate dall’amministrazione di San Giuliano riguardo il comparto di via Giovanni XXIIIesimo, al confine tra le frazioni di Borgolombardo e Serenella. Questo l’antefatto. Nel 2006 il Comune ha approvato il piano d’intervento "ex Pirelli", che prevedeva la realizzazione di 76.000 metri cubi di edifici, inclusa una palazzina di edilizia residenziale pubblica (Erp). In base alla convenzione, le lottizzanti hanno versato anticipatamente tutti gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione, per un totale di 4.073.396 euro, utilizzati per la copertura del Redefossi realizzata nei primi anni 2000. Tuttavia, il programma non è mai stato completato: oltre 36.000 metri cubi di residenze e gli alloggi Erp, per un valore stimato di 1,5 milioni di euro, non sono stati costruiti. Verificata l’indisponibilità dei lottizzanti a realizzare il piano e considerata la scadenza della convenzione urbanistica (novembre 2019), l’amministrazione comunale ha ritenuto necessario ripensare lo sviluppo dell’area. Con la revisione del Pgt nel 2021, il Comune ha dunque azzerato 37.000 metri cubi di nuove edificazioni residenziali e previsto invece un supermercato, un parco pubblico e un contributo di costruzione extra, di 600mila euro, a favore della collettività. I ricorsi contestavano i contenuti della variante urbanistica. Ora il Tribunale amministrativo ha confermato la piena legittimità dell’operato del Comune, le cui decisioni rientrano nell’ampia discrezionalità riconosciuta alle amministrazioni locali in sede di pianificazione. A detta dei giudici, la scelta di ridurre il carico urbanistico, favorendo servizi e spazi verdi, non è irragionevole né illegittima; l’intervento risponde all’interesse pubblico, migliorando la qualità di vita degli abitanti. "Questa sentenza conferma che abbiamo operato nel pieno rispetto delle norme, tutelando il territorio e gli interessi della collettività - commenta il sindaco Marco Segala -. Grazie a questa variante, abbiamo ridotto drasticamente gli indici volumetrici, evitando una nuova colata di cemento in un’area già densamente urbanizzata".Alessandra Zanardi