REDAZIONE MILANO

Area verde per Sergio, foglietto polemico. La Giunta: troppi antidemocratici in città

"È un’infamia. Sesto ripudia la dedica di questo spazio a un fascista". Il foglio con la scritta in stampatello è...

Polizia sul luogo dove è stato lasciato il volantino di protesta

Polizia sul luogo dove è stato lasciato il volantino di protesta

"È un’infamia. Sesto ripudia la dedica di questo spazio a un fascista". Il foglio con la scritta in stampatello è stata posata nell’area verde che stamattina vedrà la cerimonia di intitolazione a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi da parte dell’amministrazione. Una cerimonia ufficiale a cui parteciperanno anche esponenti di FdI di livello nazionale: in prima fila è atteso Ignazio La Russa. Oggi, invece, Anpi, Aned, Acli, Emergency, altre associazioni e partiti di centrosinistra saranno in piazza della Resistenza alle 18.30 per un presidio antifascista e democratico. Intanto, già ieri la Polizia di Stato presidia il nuovo slargo in fondo a via Cavallotti, che è stato riqualificato dal Comune con le tinte del tricolore e che da oggi porterà i nomi dello studente milanese, militante del Fronte della Gioventù, ucciso nel 1975 e dell’allora consigliere provinciale Msi, anche lui vittima dell’estremismo rosso. "È normale che la polizia debba presidiare una spazio pubblico per non farlo vandalizzare e imbrattare? – si chiede Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica ed esponente di spicco di FdI in città –. La vera vergogna è che a Sesto San Giovanni ci siano ancora persone così antidemocratiche che fomentano odio e non hanno rispetto dei morti e della cosa pubblica". Laura Lana