Arese - I due gruppi di tifosi pronti a scontrarsi. Da una parte, un manipolo di esponenti di estrema destra. Dall'altra, un gruppo di anarchici anche legato al circolo Galipettes e frequentatori della Curva Sud milanista. In mezzo la polizia e i carabinieri, che sapevano della rivalità e sono riusciti a evitare il contatto. Tutto è accaduto nel primo pomeriggio di domenica, alla vigilia della partita di calcio di terza categoria tra l'Arese e gli ospiti della Dal Pozzo di Ceriano Laghetto. Poco prima del match, una cinquantina di ultrà di casa, legati a CasaPound e alla Rete dei Patrioti (alcuni dei quali sostenitori in passato pure della formazione dell'Hockey Milano), si sono presentati nel parcheggio riservato ai tifosi della Dal Pozzo per aspettarli: incappucciati e con aste di bandiera in mano, si sono incamminati, inquadrati, verso l'area dove stavano per arrivare i rivali.
A quel punto, sono intervenuti gli agenti della Digos e i militari del Battaglione, schierati in servizio di ordine pubblico proprio in previsione di possibili tensioni. Le due fazioni sono state tenute a distanza e si sono limitate a scambiarsi insulti e minacce. Alla fine, gli ultrà di entrambe le parti hanno deciso di non entrare allo stadio e di andarsene, con le forze dell'ordine a monitorarne il deflusso per scongiurare scontri a poca distanza dall'impianto sportivo. La gara si è svolta regolarmente, e per la cronaca gli ospiti hanno vinto per 1 a 0. Nei pressi delle macchine dei tifosi dell'Arese, gli uomini della Digos, coordinati dal vicedirigente Andrea Canaparo, hanno sequestrato a carico di ignoti aste di gomma rinforzate, due tirapugni e alcuni mefisto.