
Aristide Frascadore, 91 anni compiuti lo scorso 25 dicembre, è morto ieri mattina a Monza
Milano – A inizio aprile, i medici gli avevano impiantato un pacemaker di ultima generazione per regolare il ritmo cardiaco, raccomandandogli una ventina di giorni di relax assoluto. Aristide Frascadore ha seguito diligentemente le prescrizioni. Venerdì mattina, la giornata primaverile e le temperature in risalita dopo gli ultimi temporali l’hanno spinto a rimontare in sella alla sua De Rosa nera da corsa: "Non vedeva l’ora che finisse il periodo di riposo forzato dopo l’intervento – racconta commosso al Giorno Andrea, uno dei due figli –. Gli avevano detto di non fare sforzi per tre settimane. Non appena è spuntato un raggio di sole, era già pronto con la bici".
Il pensionato, l’amata De Rosa, da Maciachini a Carate
Il pensionato, che a Natale avrebbe compiuto 92 anni, si è diretto come al solito verso nord: di solito, prosegue Andrea, "pedalava fino a Carate Brianza", a una trentina di chilometri dalla casa in zona Maciachini in cui viveva da sempre con la moglie. Poco prima delle 11.30, però, per cause ancora da accertare, la bicicletta del novantunenne è stata agganciata dall’autoarticolato che le stava di fianco, lungo la carreggiata di via Battisti che conduce alla Villa Reale di Monza. Per Aristide non c’è stato niente da fare: nell’impatto, il caschetto che indossava si è sganciato ed è rimasto sull’asfalto.
Il camion, l’angolo cieco, il dramma
Le indagini degli agenti della polizia locale accerteranno se l’autista del camion non si sia accorto di nulla, tradito dall’angolo cieco, o se abbia deliberatamente proseguito la marcia, ma sta di fatto che il novantunenne è stato trascinato fino all’incrocio con viale Brianza, a circa 500 metri dal punto d’impatto; la bici si è sganciata poco più avanti, sulla strada che porta a Vedano al Lambro. I testimoni oculari dell’incidente e le immagini registrate in quei secondi dalle telecamere hanno consentito ai vigili di risalire in breve tempo alla ditta proprietaria del mezzo pesante e all’autista, fermato a pochissima distanza dalla sede della Rovagnati a Biassono.
Il camionista negativo all’alcotest
Negativo all’alcoltest, il quarantottenne è stato denunciato per omicidio stradale dai magistrati della Procura di Monza, che hanno già disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso. È toccato ai ghisa milanesi, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, il doloroso compito di avvisare i familiari di Frascadore, che lascia anche tre nipoti: "Per noi è un colpo durissimo: stava bene, non dimostrava nemmeno la sua età", spiega Andrea. Appena poteva, "papà “scappava” di casa per andare nella natura". Non solo le passeggiate su due ruote. Aristide, che aveva lavorato nel settore delle spedizioni, non rinunciava mai alle camminate in montagna: "Arrivava fino a Molveno, in provincia di Trento, a 2.800 metri d’altezza".